A volte lo si dimentica, ma il cinema horror italiano è stato di importanza fondamentale a livello mondiale. Ecco 5 tra i più importanti e famosi titoli horror italiani che hanno fatto la storia del cinema.
Negli ultimi anni il cinema italiano sta conoscendo una vivacità e una varietà di stili che non si vedevano da diverso tempo. Nonostante sul panorama mondiale sia comunque impossibile riavere la stessa importanza ottenuta dal cinema nostrano in un passato ormai lontano, è importante che venga dato spazio a nuove idee e che si permetta ai giovani talenti di crescere e di mettersi in mostra.
Fra i generi cinematografici in cui gli italiani hanno dimostrato di saper eccellere c’è sicuramente l’horror. Il cinema del terrore del Bel Paese è ancora oggi fonte d’ispirazione di quasi tutti i registi del mondo che vogliano cimentarsi nell’arte dell’orrore, da Quentin Tarantino a Robert Rodriguez, per ogni regista horror che si rispetti è obbligatorio conoscere i più grandi capolavori italiani e i nomi di Dario Argento, Mario Bava e Lucio Fulci. Ma quali sono, appunto, i capisaldi del cinema horror italiano? Ne abbiamo scelti cinque, non classificati per importanza, ma semplicemente elencati in maniera da consigliare nel migliore dei modi chiunque abbia intenzione di farsi una cultura orrorifica come si deve, partendo dalle basi. Ecco quali sono i cinque film horror italiani di successo più importanti secondo noi:
- Profondo Rosso (1975): film di Dario Argento, conosciuto anche, se non soprattutto, per la colonna sonora dei Goblin, passata alla storia. Il suo successo fu enorme, non solo in Italia (dove incassò più di due miliardi di lire), ma anche all’estero. La struttura del film è tipica di un thriller, ma i cruenti e terrificanti effetti speciali ne fanno una pietra miliare del cinema horror e uno dei film più importanti di Argento.
- Cannibal Holocaust (1980): uno dei film più cruenti e sconvolgenti della storia del cinema, Ruggero Deodato portò sullo schermo quello che verrà poi proclamato come il capolavoro assoluto del genere “cannibal”. Il film subì diverse traversie legali poiché le uccisioni di animali ritratte sulla pellicola sono vere (sconvolgente la scena della macellazione di una tartaruga gigante marina). Ciò non ha impedito al film di entrare negli annali dell’horror e di diventare fonte di ispirazione per gli aspiranti registi del terrore da tutto il mondo (emblematico il recente caso di Eli Roth che ha voluto rendere omaggio al lavoro di Deodato col, purtroppo mediocre, The Green Inferno).
La violenza di Cannibal Holocaust racchiude comunque un importante messaggio che si paleserà allo spettatore solo alla fine della visione: sono i selvaggi le vere bestie?
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