Per molti appassionati il miglior horror è quello delle antologie. Ecco dieci delle migliori antologie horror da recuperare o da scoprire.
Molti dei commenti critici rivolti ai film horror (quando non si tratta di capolavori) riguardano il fatto che, pur di dare una durata decente al lungometraggio, la trama venga riempita di cosiddetti “filler”, cioè di riempimenti non sempre funzionali allo svolgimento della storia. Prima di giungere all’azione vengono spesso presentati personaggi poco interessanti, in un contesto abbastanza banale e gli spettatori devono assistere ad un sacco di conversazioni a cui non sono realmente interessati. Se fate parte di quel tipo di pubblico che non ama perdere troppo tempo dietro queste formalità, allora dovreste dedicarvi alle antologie horror.
Nelle antologie non si perde tempo, e questo è il loro principale pregio. Molti film horror devono portare avanti per novanta minuti o più una storia, annacquando un brodo non sempre saporito, ma le antologie non devono farlo, bastano dieci o venti minuti e l’episodio ti ha già fatto suo. Ogni minuto dev’essere usato alla perfezione, ogni secondo deve avere il suo significato, difficilmente vi sembrerà di perdere tempo, perché, in quel breve lasso di tempo, il regista non può permettersi di farlo. E dopo la fine dell’episodio? Ne parte subito un altro, e così via per quattro o cinque volte. Cosa potrebbe esserci di meglio?
Se siete in cerca di qualche consiglio sulle antologie horror, ecco dieci film che potrebbero fare al caso vostro.
- La morte dietro il cancello (Titolo originale: Asylum – 1972): dalla mente dell’autore di Psycho e regista de Il marchio di Dracula, Roy Ward Baker, nasce questa interessante antologia di stampo British. Il Dr. Martin (Robert Powell) si reca presso un manicomio per svolgere un colloquio di lavoro, ma presto scoprirà che non dovrà semplicemente stare seduto a rispondere a delle domande. Il Dr. Rutherford (Patrick Magee) gli rivela che uno dei ricoverati è l’ex capo del manicomio, andato incontro ad un esaurimento nervoso. A Martin viene dato il compito di intervistare diversi pazienti e individuare chi di loro fosse il capo dell’istituto, da questo sarebbe dipesa la sua assunzione.
Questo è lo sfondo su cui si sviluppano tutti gli episodi, che sono la rappresentazione dei racconti che i vari pazienti fanno al Dr. Martin. Fra le storie raccontate ci sono: quella di una donna che trama l’uccisione della moglie del proprio amante; quella di un uomo che cerca di cucire un vestito in grado di risvegliare i morti; la storia di un uomo che tenta di dare la vita a un manichino; e altre ancora. La morte dietro al cancello è un film il cui intento è quello di tenere sempre alta la tensione, più che provocare degli shock nello spettatore. Anche se non tutti gli episodi sono di altissima qualità, le atmosfere oscure del film, unite ad un cast eccezionale, fanno sì che questa antologia meriti di essere presente nella nostra classifica.
- The ABCs of Death 2 (2014): il film precedente, The ABCs of Death, non era un gran film, nonostante le grandi premesse. Ma The ABCs of Death 2 ripara alla grande gli errori del primo film, tenendo gli spettatori incollati allo schermo non per quattro o cinque episodi, ma per ben ventisei capitoli girati da altrettanti registi. Ogni capitolo dell’antologia corrisponde ad una lettera dell’alfabeto, perciò il film risulta essere una vera e propria collezione di corti non collegati fra loro. Più che guardare un film, vi sembrerà di essere a un festival.
Nonostante ci sia anche in questo caso un certo livello di “dark comedy”, niente potrà superare l’episodio raccontato nel primo film in cui il protagonista muore dopo aver inalato troppi peti (già!). Molti dei ventisei capitoli non sono il massimo, ma la cosa positiva è che bastano pochi minuti per passare al successivo, con alte probabilità che vi piaccia di più.
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