I 10 migliori horror italiani di sempre /2

migliori horror italiani
Deodato, Fulci, Argento, Bava e Martino sono stati i maestri indiscussi dell’horror italiano. Quali sono stati quindi i migliori horror italiani di sempre?

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8. I tre volti della paura (Mario Bava, 1963)

antologie horror

La pellicola è una raccolta di tre storie intitolate “Il telefono”, “I Wurdulak” e “La goccia d’acqua”. Di questo eccezionale film vi avevamo parlato più dettagliatamente in un nostro precedente articolo sulle antologie horror (da rileggere qui).

7. Inferno (Dario Argento, 1980)

inferno

Secondo film della trilogia delle “Tre madri” di cui fanno parte Suspiria, Inferno e il capitolo conclusivo La terza madre giunto quasi trent’anni più tardi. Pur essendo molto simile a Suspiria a livello registico e di effetti speciali, Inferno riesce a essere però un film dal fascino tutto proprio grazie a un’incredibile sceneggiatura e alla musica che diventa elemento fondamentale della pellicola e del terrore che è in grado di trasmettere.

6. I copri presentano tracce di violenza carnale (Sergio Martino, 1973).

torso

Il lungometraggio di Sergio Martino è conosciuto anche con il suo titolo americano, decisamente più pratico e diretto, Torso. Il film racconta una storia ricca di suspence, in cui un gruppo di ragazze, spaventate da una serie di omicidi avvenuta nel loro campus, decide di trasferirsi in una villa in campagna (un po’ come i protagonisti del Decameron che fuggono dalla peste). Peccato che il killer abbia avuto la loro stessa idea. La tensione pervade il racconto in maniera così fitta che si potrebbe tagliare con un coltello. L’atmosfera generale del film costringe inoltre lo spettatore ad affezionarsi alle vittime degli omicidi, rendendo i delitti ancora più crudeli.

5. Zombi 2 (Lucio Fulci, 1979)

zombi 2

Una giovane donna parte verso un’isola caraibica insieme a un giornalista per ritrovare il padre scomparso. Una volta sbarcati, i due scoprono la terribile realtà del luogo. Gli abitanti dell’isola provano una fame insaziabile che può essere placata solo dalla carne umana. Il film di Lucio Fulci riportò freschezza e novità nel genere zombie, cambiandone semplicemente la formula tipica del genere in cui le vittime fuggono da una tipica invasione zombie. In questo caso sono le vittime a recarsi verso le cannibali creature, non conoscendo quale sarebbe stato il loro destino. Fulci aveva inoltre un indiscusso e incredibile talento per la creazione di finali in grado di lasciare lo spettatore sotto shock.

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