I 10 migliori horror italiani di sempre /3

migliori horror italiani
Deodato, Fulci, Argento, Bava e Martino sono stati i maestri indiscussi dell’horror italiano. Quali sono stati quindi i migliori horror italiani di sempre?

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4. Cannibal Holocaust (Ruggero Deodato, 1980)

cannibal holocaustPochi film nella storia del cinema hanno fatto discutere quanto Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato. Si tratta di una delle opere più controverse di sempre, con uccisioni reali di animali che pongono lo spettatore anche davanti a un problema etico, e rappresentazioni di una violenza inaudita e fortemente realistica. Per quanto crudele possa sembrare, il film ha in sé, però, anche un importante insegnamento sulla realtà della natura umana e su quanto potremmo davvero definirci “civili”. Un film davvero difficile da dimenticare.

3. Profondo Rosso (Dario Argento, 1975)

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Ci era già capitato di parlare di Profondo Rosso in due diverse occasioni, qui e qui. Il film di Dario Argento è semplicemente magnifico da ogni punto di vista. Dalla regia alla colonna sonora, tutto contribuisce a scolpire nella mente questo capolavoro di tensione, suspence e paura, intrecciato con una struttura tipica del genere poliziesco che incolla letteralmente lo spettatore alla sedia.

2. La maschera del demonio (Mario Bava, 1960)

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Una strega viene condannata a morte dai suoi compaesani ma, prima di morire, scaglia una maledizione contro il villaggio e tutti coloro che l’hanno condannata. Due secoli dopo, la maledizione comincerà a mietere le prime vittime e la strega avrà finalmente la sua vendetta. Si tratta di uno dei primi film di Mario Bava, ed è da qui che tutti capirono con che maestro si aveva a che fare. La particolarità della pellicola sta nella sua semplicità: per un horror è molto complicato essere “semplice” e naturale. Ma in questo caso il terrore e l’oscurità pervadono il pubblico proprio grazie all’incredibile talento del regista.

1. Suspiria (Dario Argento, 1977)

suspiria

Primo posto forse un po’ scontato, ma mai banale. Suspiria è un film praticamente perfetto, diretto in maniera impeccabile e forse, finora, ancora irraggiungibile. L’atmosfera onirica che pervade tutta la pellicola, rende la sua visione un lungo incubo a occhi aperti da cui neppure vorremmo svegliarci. È proprio perché ci ha regalato questo film che vale la pena perdonare Argento per tutti gli orrori (stavolta non graditi) a cui ci ha costretto negli ultimi anni.

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1 – 2 – 3

 

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