The Martian: la scienza nel film di Ridley Scott

Quanto è scientificamente accurato l’ultimo film di Ridley Scott “Sopravvissuto: The Martian”? Ecco quanta realtà e quanta fantasia si nascondono nel film.

 

Sopravvissuto: The Martian, l’ultimo film di Ridley Scott, racconta i tentativi dell’astronauta Mark Watney (Matt Damon) di sopravvivere da solo su Marte. Lo sceneggiatore Drew Goddard ha definito il film come una “lettera d’amore alla scienza“, ma è davvero così? Il romanzo da cui è tratto il film, fu scritto da Andy Weir, il quale si premurò di rendere le situazioni il più scientificamente realistiche possibile, spendendo parecchio tempo a fare ricerche sul Pianeta Rosso e sui viaggi spaziali. Tuttavia, nella trasposizione sul grande schermo, molti aspetti del racconto hanno subito delle modifiche per adattarsi al ritmo del film. Vediamo nel dettaglio quanta e quale scienza si nasconde in The Martian. Sarebbe meglio specificare che nell’articolo sono presenti degli SPOILER che potrebbero non essere graditi a chi non ha ancora visto il film.

Giardinaggio

the martian

Watney è costretto a produrre il proprio cibo sul suolo di Marte per evitare di morire di fame dopo che le sue provviste iniziano a scarseggiare. Da quel che sappiamo, il suolo del pianeta è adatto alla coltivazione, dopo essere stato arricchito di nutrienti dopo il passaggio umano (come vediamo nel film). Tuttavia, la crescita delle piante sarebbe più lenta e difficile nella realtà, soprattutto nel caso in cui si decida di coltivare patate. Questo perché il suolo di Marte, a differenza di quello terrestre, è particolarmente alcalino, ciò renderebbe quindi molto difficile la coltivazione delle patate, ma più facile quella di altre piante come, ad esempio, i fagioli, che si trovano a proprio agio in un terreno con un Ph alto. Inoltre sembra improbabile che le patate siano germogliate, visto il metodo di conservazione usato nel film.
Coltivare patate su Marte non è però impossibile, e il film si avvicina abbastanza alla realtà. Le patate che otterreste sarebbero molto più piccole e molto meno nutrienti di quelle coltivate sulla Terra, ma è sempre meglio che morire di fame.

Meteo

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In The Martian, Marte viene ritratto come un pianeta stranamente tranquillo, almeno fino a quando le tempeste non prendono il sopravvento scatenando l’inferno e nascondendo tutto dietro un muro di sporcizia e sabbia. I paesaggi rappresentati durante i periodi di pace sono incredibilmente accurati: punteggiati da enormi monoliti rocciosi e alte e sottili trombe d’aria occasionali. Morbide dune si alternano a rocce consumate dal tempo. Le foto inviateci negli anni dalle sonde mandate in esplorazione sul Pianeta Rosso, ci hanno insegnato che la superficie di Marte è tutt’altro che coerente, e Scott è riuscito a rappresentarla ottimamente.
Durante il film, vediamo spesso Watney pulire i pannelli solari dalla polvere. Mentre la quantità di accumulo di polvere viene leggermente esagerata, è stato dimostrato che la polvere elettricamente carica, comune su tutto il pianeta, è particolarmente appiccicosa e richiede quindi un’attenzione costante per la pulizia dei pannelli solari.

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Per quel che riguarda le tempeste però, il film si allontana parecchio dalla realtà, favorendo l’aspetto cinematografico. Nella scena di apertura del film, i sei astronauti sono in procinto di prelevare altri campioni, e tutto sembra andare per il meglio, finché Beth Johansen (Kate Mara) informa la squadra dell’arrivo di una forte tempesta. Nella realtà, questo tipo di tempeste attraversa tutto il pianeta a una velocità di circa 150 km/h, l’equipaggio avrebbe quindi potuto sapere dell’arrivo della tempesta parecchi giorni prima, avendo tutto il tempo per organizzarsi e per mettersi al riparo. Inoltre, con un’atmosfera così sottile, i venti di quella forza sarebbero in realtà paragonabili a delle correnti terrestri di appena 15 km/h. Quindi è improbabile che riescano a sollevare un essere umano o a rovesciare un razzo.

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