Musicista, attore, regista e modello. Conosciamo Ivan King e la sua carriera nell’intervista di oggi per la nostra rubrica sul Cinema Indie italiano.
Ivan King è uno degli artisti più completi del panorama del cinema indipendente italiano: oltre a cimentarsi nella recitazione, è infatti fondatore di una band molto attiva nel Regno Unito, i Vita Museum, che pubblicherà il suo primo album, intitolato Frozen Limbo Zero, entro la fine del 2015.
Per quanto riguarda la recitazione, lo ricordiamo soprattutto per Insane, di Eros D’Antona, e Inferno, la serie dei fratelli Malpighi, di cui abbiamo parlato più approfonditamente nell’intervista con il regista (da recuperare qui).

- Ciao Ivan! Essendo tu un artista così poliedrico, devo confessarti che non so da dove cominciare: musicista, attore, regista e persino modello! Raccontaci quale tra queste tue attitudini ti appassiona di più.
Iniziamo subito con le domande difficili vedo! Dunque chiariamo che sono passioni molti simili per alcuni versi, e completamente opposte per altri, le vivo tutte in modi diversi, ma senza dubbio quella che ora mi rappresenta di più è la musica.
- Da alcuni anni vivi in Inghilterra, cosa ti ha spinto a trasferirti?
È stata una decisione quasi del tutto forzata. Purtroppo l’Italia è un paese con tanti artisti talentuosi che non hanno modo di farsi notare davvero. Il web è una lama a doppio taglio, può servire a raggiungere un pubblico vasto e farsi notare, ma contemporaneamente diventa una gabbia piena di concorrenti che molte volte abbassano il livello della qualità totale. Quindi musicalmente parlando è molto difficile emergere, la cosa migliore da fare è suonare dal vivo, stare in contatto con la gente, ma purtoppo in Italia è abbastanza inutile. Questo perchè l’econimia attuale spinge i locali a chiuhdere e la gente rimarrà sempre tanto ottusa da pagare un telefono a un prezzo eccessivo ma non un concerto che costa come una birra. Quindi sì, sono stato forzato a mollare tutto, amici, famigliari, abitudini e progetti, per provare a realizzare il sogno di una vita in un Paese che dà più concretezze, ovvero l’Inghilterra.
- La tua band è molto conosciuta sia in Italia che all’estero: hai trovato difficile l’ascesa verso il successo?
Bhe diciamo che il “successo” non è ancora arrivato, ci stiamo dando da fare come non mai per rendere Vita Museum una realtà, ma la strada è lunga ed è una parete verticale, e noi abbiamo solo le nostre mani per scalarla.
- Ora concentriamoci sulla carriera di attore: a quali ruoli ti senti più legato, fra quelli interpretati finora?
Dunque, sembrerà strano, ma non lo so. Per ogni personaggio che ho interpretato fino ad oggi, ho trovato dei fattori che mi sono piaciuti ed altri un po’ meno, non perchè non siano stati scritti decentemente, ma perchè forse sono tanto pignolo su queste cose. Credo che i personaggi che mi siano calzati più a pennello per ora siano il Cacciatore di Ghiaccio (The Iced Hunter di Davide Cancila) e Virgilio (Inferno, serie di Andrea Malpighi). Ce ne sono altri, anche scritti da me stesso per me stesso, ma i due menzionati sono quelli con i quali ho avuto più screen time e tempo a disposizione per poterci lavorare su. Posso affermare con certezza che ad oggi non ho ancora trovato “il ruolo della mia vita”, quello che ritengo perfetto dall’inzio dell’opera alla fine e in ogni sfaccettatura, qualcosa come il mostro di Frankenstein che adorerei interpretare davvero tanto al cinema, o addirittura a teatro.
- Parlaci della collaborazione con i fratelli D’Antona: Insane sembra aver raggiunto un successo incredibile.
Di certo si sta facendo notare! Ho collaborato con Roberto D’Antona in diversi progetti ormai e ci divertiamo sempre parecchio sia sul set che “fuori”. Insane è stata un’esperienza indimenticabile, e per certi versi una grande prova di forza per me e Alex Lucchesi, la nostra scena è stata massacrante da girare ma ne è valsa la pena.
- Hai progetti per il futuro, per la tua carriera di attore?
Prima di partire per l’Inghilterra ho avuto un’idea per un film, un’idea che ho tutt’ora e non ho abbandonato. Sono tanti i progetti che ho in testa, script scritti o solo idee, ma purtroppo non è mai facile realizzarli. Spero, e sono sicuro, che mi rivedrete ancora da qualche parte, anche se per ora mi sto dedicando praticamente solo alla musica, ma nel 2016 usciranno un po’ di progetti che mi coinvolgeranno in qualità di attore, quindi tenetevi forte!

Ringraziamo moltissimo Ivan per questa intervista. Per continuare a seguire i suoi progetti, sia musicali che attoriali, vi basterà cliccare sulla sua pagina Facebook.
La nostra rubrica ritornerà come sempre la prossima settimana, con una nuova interessante intervista. Continuate a seguirci!