Pur essendo molto amate dal pubblico, queste 12 trasposizioni cinematografiche non hanno incontrato il favore degli scrittori dei libri da cui sono tratte.
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9 – Bret Easton Ellis > American Psycho (2000)
Un altro degli adattamenti più odiati da Easton Ellis è American Psycho che, secondo lo scrittore, ha completamente snaturato il racconto originale:
American Psycho è uno di quei libri che non hanno alcun bisogno di diventare film. Il problema con American Psycho credo sia il fatto che è stato concepito come un romanzo, in quanto opera letteraria con al centro un narratore molto inaffidabile, mentre il film richiede ed esige risposte. Si può essere ambigui quanto si vuole in un film, ma non importa, perché si resta a guardarlo. Sono le immagini stesse a dare delle risposte. Credo che il fatto che il film voglia rispondere a tutti i costi alla domanda “Tutto ciò che accade è vero o è solo nella testa del protagonista?”, renda il libro meno interessante.
10 – Roald Dahl > Willy Wonka e la Fabbrica di Cioccolato (1971)
Vi siete mai chiesti il perché Il grande ascensore di cristallo, non abbia avuto la fortuna di diventare un film come accaduto al suo predecessore La fabbrica di cioccolato? Perché Roald Dahl ha trovato la versione cinematografica del suo libro molto “scadente“, con Gene Wilder “pretenzioso” nei panni di Willy Wonka e diretta da un regista “senza alcun talento e stile“. Una stroncatura netta. Dahl promise a se stesso di non permettere che anche il sequel venisse rovinato in quel modo, almeno finché sarebbe rimasto in vita.
11 – Ken Kesey > Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975)
Sebbene Qualcuno volò sul nido del cuculo abbia fatto incetta di Oscar (Miglior Film, Miglior Attore Protagonista, Miglior Regista, Miglior Attrice Protagonista, Miglior Sceneggiatura), lo scrittore Ken Kesey non ne rimase colpito. Inizialmente avrebbe dovuto aiutare la produzione ma lasciò il set dopo due settimane. Nonostante abbia sostenuto per parecchio tempo di non aver mai visto il film e di essere particolarmente sconvolto dal punto di vista adottato nella pellicola, la moglie di Kesey ha poi rivelato che in realtà lo scrittore rimase contento del risultato. Questione di orgoglio o testardaggine?
12 – Richard Matheson > Io sono Leggenda (2007)
Richard Matheson è stato seccato dagli adattamenti di Io sono Leggenda fin dal 1964. Il primo fu L’ultimo uomo della Terra (1964) con Vincent Price:
Sono rimasto deluso dal film, anche se più o meno hanno seguito la mia storia. Credo che Vincent Price, che amo in tutte le sue interpretazioni, qui fosse fuori luogo. Ho inoltre avuto la sensazione che la regia fosse in un certo senso povera.
Arrivò poi il turno di The Omega Man (1975) conosciuto in Italia col terribile titolo 1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra, con Charlton Heston:
È talmente distante dal mio libro che non mi preoccupa nemmeno.
Poi venne annunciato l’adattamento con Will Smith:
Non capisco perché Hollywood sia tanto affascinata dal mio libro, visto che non si curano mai di rispettare la storia così come l’ho scritta.
Tra l’altro, quest’ultimo adattamento presenta un finale completamente diverso da quello del libro di Matheson, per incontrare meglio il gusto del pubblico.
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Giovannino Guareschi odiava i film della serie Don Camillo, anche se fece uno sforzo (più sforzi!) per farseli piacere!