Black Sails è una serie TV prodotta da Starz e si propone come sequel de L’isola del Tesoro, romanzo di Robert Luis Stevenson.
Quella che potrebbe sembrare una storia piratesca per far contenti i bambini avventurosi, in realtà è una serie ben strutturata soprattutto dal punto di vista psicologico dei personaggi.
Ogni frase, ogni dialogo rispecchiano un mondo interiore contorto e imprevedibile. I personaggi sono mossi da ambizioni, potere e ricchezza ma questo non li rende affatto banali.
Ben lontani da Giacomo Uncino interpretato da Dustin Hoffman in Hook – Capitan Uncino di Steven Spielberg e da Jack Sparrow di Pirati dei Caraibi, i pirati di Black Sails hanno ben poco di divertente e soprattutto sono personaggi realmente esistiti anche se ovviamente romanzati nella serie.
I creatori Jonathan E. Steinberg e Robert Levine e il produttore Michael Bay hanno tenuto bene a mente L’isola del tesoro di Stevenson ma hanno trasformato una storia per ragazzi in un dramma per adulti.
Molti dei personaggi hanno dei riscontri storici, si pensi a Barbanera (Ray Stevenson) o a Charles Vane (Zach McGowan), uno dei personaggi chiave e ben caratterizzati. Si presenta come un uomo carismatico, un leader forte, che tutti vogliono seguire perché rappresenta l’essenza stessa della pirateria.
Ma la mitologia piratesca di Bay va ancora più in profondità portando alla notorietà personaggi più marginali come Anne Bonny, una delle poche donne pirata, e l’eccentrico Jack Rackham (Toby Schmitz). Forse gli unici personaggi a mantenere un filo rosso dall’inizio alla fine.
La storia è incentrata sugli anni giovanili di John Silver, l’iconico pirata con una gamba di legno ed il pappagallo sulla spalla.
Da cuoco improvvisato sulla nave del Capitano Flint, a cui deve la sua crescita morale o meglio immorale, fino a diventare volto e voce della rivolta dei pirati dell’isola di Nassau.
A differenza del libro in cui non c’è spazio per i personaggi femminili, in Black Sails le donne hanno lo stesso carisma e la stessa forza degli uomini, nonché le stesse ambizioni.
Oltre alla già citata Anne Bonny, interpretata da Clara Paget, troviamo la spregiudicata Eleanor Guthrie, interpretata dalla biondissima Hannah New, e la prostituta Max, Jessica Parker Kennedy, che è riuscita attraverso i suoi giochetti segreti di spie a ricavarsi un ruolo importante.
Dalla sua uscita Black Sails non è riuscito a rubare il cuore a tutti, soprattutto la critica l’ha sempre etichettato come un prodotto di serie B: una copia di Game of Thrones, un misto di sesso e violenza.
Dopo le prime puntate forse un po’ lente, la serie poi acquisisce un carattere deciso e coinvolgente.
Il motore della serie è il rapporto tra il carismatico e pungente Capitano Flint, interpretato da Toby Stephens (figlio di Maggie Smith e Robert Stephens), e John Silver (Luke Arnold) che prima era un ingenuo falso cuoco doppiogiochista e poi, con Flint, ha affrontato una discesa nelle tenebre dell’animo umano.
“Ognuno di noi è un mostro per qualcuno. Visto che siete così convinti che io sia il vostro, lo sarò”.
Questa è la frase che il Capitano Flint dice alla folla prima di essere impiccato, una frase che fa capire quanto la verità abbia diverse sfaccettature, anche per un pirata.