Spesso il cinema prende spunto da altre forme d’arte, com’è accaduto con questi 15 famosissimi film ispirati a note opere pittoriche e fotografiche.
1. Metropolis (Fritz Lang, 1928) – La Torre di Babele (Pieter Bruegel, 1563)
Uno dei più grandi esempi dell’espressionismo tedesco, considerato ancora oggi come un’opera incredibilmente audace e innovativa. Il mondo utopico e futuristico rappresentato in Metropolis di Fritz Lang, con una grande torre al centro, trae ispirazione dal dipinto di Bruegel La Torre di Babele. Lang si collega all’opera di Bruegel, ma non lo fa solo dal punto di vista stilistico e per l’impatto visivo; anche il messaggio del film infatti presenta alcune connessioni con l’evento biblico rappresentato, che riflette sull’unione e separazione dell’umanità.
2. Psycho (Alfred Hitchcock, 1960) – Casa vicino alla ferrovia (Edward Hopper, 1925)
Il classico di Hitchcock è uno dei film più famosi di tutti i tempi, ma in pochi sanno che il design dell’iconica e sinistra casa di Norman Bates era ispirato a un’opera di Hopper. Molte altre scene del film presentano molte somiglianze con i dipinti dell’artista, come l’inquadratura iniziale che ricorda molto l’opera The City del 1927.
3. Profondo Rosso (Dario Argento, 1975) – Nighthawks (Edward Hopper, 1942)
L’arte di Edward Hopper ha influenzato molto il cinema, soprattutto negli anni ’60 e ’70. Un altro esempio è l’horror di Dario Argento Profondo Rosso, le cui atmosfere ricordano molto le opere dell’artista statunitense, sia per la prospettiva che per l’uso della luce, che donano alla pellicola quella sensazione di alienazione e solitudine che Hopper ha ben saputo rappresentare all’interno dei suoi quadri.
4. Mean Streets (Martin Scorsese, 1973) – Vocazione di San Matteo (Caravaggio, 1599-1600)
Circa l’omaggio a Caravaggio in Mean Streets, Scorsese ha dichiarato:
Sono stato subito preso dalla potenza delle immagini di Caravaggio. Mi sentivo legato ad esse a causa del momento che il pittore ha deciso di illuminare all’interno della storia che stava rappresentando. Si arriva sulla scena in medias res e ci si trova immersi in essa. Era come la messa in scena del cinema: così potente e diretta. Se fosse vissuto ai giorni nostri sarebbe stato un grande regista, nessun dubbio a riguardo. La sua arte pervade ogni inquadratura della scena del bar di Mean Streets. Si tratta di persone sedute al bancone, gente ai tavoli, tizi che si alzano. È la Vocazione di San Matteo, ma a New York.
5. Barry Lyndon (Stanley Kubrick, 1975) – La carriera di un libertino (William Hogarth, 1732)
Barry Lyndon venne girato esclusivamente con luce naturale, per dare allo spettatore un approccio più realistico al periodo rappresentato. Molte delle inquadrature sono ispirate a dipinti dello stesso periodo (il Settecento), in particolare alle opere di Hogarth, il cui stile viene richiamato soprattutto nelle scene in cui vengono rappresentate decadenza e lascivia. La carriera di un libertino e The Country Dance sono i dipinti che, per tematiche e impatto visivo, hanno il riferimento più diretto nel film.
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