Una forte passione per il teatro e un interesse anche per il cinema. Nell’intervista di oggi conosciamo l’artista Cicco Beniamino.
Cicco Beniamino è un attore e regista di teatro comico, di film e videoclip, un cabarettista e anche presentatore. Dal suo debutto nel 2009 ad oggi ha collezionato diverse esperienze sui palchi teatrali italiani, e noi lo abbiamo intervistato per conoscere meglio la sua esperienza e per dare uno sguardo alla scena teatrale italiana e a quella del cinema indipendente, come siamo soliti fare.
- Raccontaci com’è nata la tua passione per il teatro.
La mia passione per il teatro, soprattutto comico, e per tutto ciò che riguarda la comicità nasce nella mia testa fin da adolescente, quando in famiglia o con amici ci si divertiva ad imitare gli attori più grandi del panorama soprattutto italiano, e si concretizza nel 2009 quando mi arriva una telefonata da uno dei miei migliori amici, Marco Cirigliano (regista che insieme al fratello Luca ha creato l’attuale compagnia teatrale “I REATTORI” della quale sono attore), che mi proponeva di debuttare con loro a teatro anche se non avevo mai seguito corsi o frequentato scuole. La mia risposta fu: “ASSOLUTAMENTE!”
- Regia e recitazione sembrano interessarti allo stesso modo, di quale tra questi due aspetti dell’arte teatrale non potresti mai fare a meno?
Mi sono innamorato soprattutto dei miei personaggi, quindi della recitazione, che io amo chiamare interpretazione, mentre la regia (ruolo molto più difficile sia a teatro che nel cinema) è venuta dopo. Come si dice: “il primo amore non si scorda mai”, quindi sceglierei la recitazione.
- Iniziamo a parlare di cinema: raccontaci dei tuoi progetti.
Stare davanti alla macchina da presa è bellissimo. Dopo il debutto come attore nel cortometraggio “Un’ altra possibilità” di Marco Negri, ho partecipato in altri film con delle produzioni indipendenti e ho deciso di iniziare a creare i miei film e di seguire anche la regia e la sceneggiatura. A Ottobre 2014 il debutto alla regia con i primi tre film con l’amico e regista Sergio Calandra. Con la collaborazione di Gabriele Colombo abbiamo realizzato il progetto coinvolgendo circa 45 persone, molte delle quali al debutto. Da qui l’idea di formare una troupe formata da me, Sergio e Riccardo Calandra e Antonio Rotundo; insieme stiamo girando un lungometraggio thriller con attori bravissimi, per questo progetto abbiamo un’enorme aspettativa. In parallelo stiamo lavorando ad altri due film: uno con Sergio Calandra sui rapporti tra uomo e donna, sui tradimenti; e un film su Vasco Rossi insieme a Maurizio Sbicego.
- Parlarci del tuo gruppo teatrale ”I Beniamini”: com’è nata l’idea?
Il giovane e fresco (nato il Novembre 2014) gruppo teatrale de “I BENIAMINI” è nato in previsione di una data per me molto importante; avevo pensato di organizzare uno spettacolo per i miei quarant’anni, e così è stato. Nel mese di Giugno 2015 con cinque attori e tredici attrici siamo andati in scena registrando il sold out, teatro pieno e serata indimenticabile. Oggi il gruppo continua a lavorare e sta preparando il nuovo spettacolo.
- Sono in arrivo grandi novità, tra cui il debutto dello spettacolo con la scuola di danza “Regina di cuori“: cosa ti ha colpito di più di questa nuova esperienza?
Questa nuova esperienza mi ha entusiasmato dal primo momento, mi è stata data l’opportunità di iniziare il mio percorso di insegnamento. Da Settembre, Fabio Gervasio e Pamela Dognini, molto conosciuti e apprezzati nel mondo della musica latina per la loro bravura indiscutibile, mi hanno dato la possibilità di insegnare il mio metodo di interpretazione teatrale e cinematografica ad un gruppo bellissimo col quale stiamo preparando il saggio-spettacolo della Regina di cuori dance & fitness, che vedrà il debutto alla fine di questa stagione.
- Quanto pensi che sia importante per un artista essere versatile?
Credo che sia una delle caratteristiche più importanti se non assolutamente indispensabile. Molte volte mi è stato detto che ho provato e sto provando a fare tante cose e ho spiegato a tutti che secondo me il grande attore o regista è tale se non dimentica da dove è partito, quindi deve saper smontare la scenografia o all’occorrenza anche strappare i biglietti del proprio spettacolo con la stessa serietà, grinta e voglia. A Ottobre 2014, in occasione della prima proiezione dei miei primi tre film, sono salito sul palco a prendere i miei applausi ma all’inizio ho strappato i biglietti all’ingresso salutando uno per uno gli spettatori. Un artista capisce qual è la sua strada provando a fare cose diverse.
- Quale percorso consiglieresti a un aspirante attore teatrale?
È sempre rischioso dare consigli, preferisco riceverli. Voglio però darne uno: credo che un attore di teatro debba per forza di cose amare le rappresentazioni teatrali e debba chiedersi se vuole fare il comico oppure no, il teatro comico è unico. Chi vuole intraprendere la carriera in modo professionale deve capire quali possibilità ha, cioè se può o meno seguire corsi di teatro o frequentare scuole di recitazione. Se ne ha la possibilità lo faccia, altrimenti nulla è perduto, ma bisogna che si sappia che la strada è più difficile.
Il mio percorso appunto è ed è stato quello più difficile, io ho cercato di imparare sul campo, sul palco e guardando gli altri. Ho visto e vedo un numero pazzesco di spettacoli teatrali dal vivo e ho visto e vedo migliaia di film ed è da tutto questo bagaglio che ho iniziato a creare e fare.
Per rimanere aggiornati sulle attività di Cicco Beniamino vi invitiamo a seguire il suo sito web ciccobeniamino.it. Le nostre interviste tornano la prossima settimana, con nuove personalità dal mondo dello spettacolo indipendente da conoscere e scoprire.