Quali sono i migliori film dell’ammirato e pluripremiato regista Ettore Scola? Abbiamo provato a scegliere le cinque pellicole più significative.
Il maestro Ettore Scola ci ha lasciati per sempre il 19 Gennaio 2016 a 84 anni. Il regista di origini campane si è guadagnato un posto ben in vista nella storia del cinema grazie ai suoi circa trenta lungometraggi, l’ultimo dei quali è stato un omaggio all’amato collega Federico Fellini (Che strano chiamarsi Federico, 2013). Sono molte le perle imperdibili all’interno della sua filmografia, la cui ottima riuscita è da attribuire anche agli ottimi sceneggiatori con cui Scola ha diverse volte collaborato, fra cui Age e Scarpelli. Abbiamo provato a scegliere cinque titoli indiscutibilmente difficili da dimenticare, per la loro bellezza, per la magistrale direzione degli attori, per i loro temi.
C’eravamo tanto amati (1974)
Fu il film che portò Scola al successo e che gli valse il plauso internazionale. La pellicola è la storia di trent’anni di amicizia, e anche della separazione di tre amici legati dalla loro esperienza insieme nella resistenza al regime fascista. L’opera era dedicata al collega regista Vittorio De Sica (che fa anche una breve apparizione). Ha vinto numerosi premi in tutto il mondo.
Brutti, sporchi e cattivi (1976)
Il film racconta le avventure di una famiglia molto numerosa che vive in una baraccopoli nella periferia di Roma. Nel 1960 Giacinto Mazzatella, il padre padrone della famiglia, guercio e tiranno, che possiede una piccola fortuna in denaro grazie proprio al suo infortunio all’occhio, si innamora di una prostituta, a danno della moglie che organizza così, col resto del clan, il suo assassinio. Brutti, sporchi e cattivi fu un film abbastanza controverso per l’epoca, a causa del suo umorismo quasi nero. Girato soprattutto con attori che non avevano alcuna esperienza alle spalle, vinse il premio per la regia al Festival di Cannes del 1976.
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