I 20 film natalizi che non seguono il solito cliché del “tutti più buoni” e che lasciano da parte i luoghi comuni. Ve li consigliamo nella nostra lista.
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14. In Bruges – La coscienza dell’assassino (2008)
Brillante e cupamente comico racconto di Martin McDonagh su una coppia di killer (Colin Farrell e Brendan Gleeson) in attesa di una punizione dal loro capo dopo aver combinato un pasticcio. Il tutto si svolge nella medievale Bruges, che sembra quasi essere un metaforico purgatorio colorato dalle luci di Natale che decorano l’amarezza di questa geniale pellicola.
13. Gremlins (1984)
Il campione di incassi firmato Joe Dante, su un gruppo di piccole creature che creano scompiglio in una piccola città. Una delle migliori e più contorte commedie horror di tutti i tempi, ormai diventata un classico, oltre che il manifesto di chiunque non sopporti le feste di fine anno, grazie al leggendario monologo di Phoebe Cates sul suo odio per il Natale.
12. Edward mani di forbice (1990)
Presenza un po’ scontata ma a tutti gli effetti immancabile nella nostra classifica. Il capolavoro di Tim Burton è uno dei migliori film in grado di rappresentare i sentimenti di solitudine e alienazione che vengono vissuti da molte persone nei periodi festivi.
11. Spy (1996)
Qui abbiamo un caso di “titolo storpiato dai distributori italiani” su cui è bene soffermarsi, perché il titolo originale del film di Renny Harlin è The Long Kiss Goodnight. Detto questo, Spy ha qualcosa in comune con i prossimi tre film della lista: Shane Black nei panni di sceneggiatore, co-sceneggiatore o regista. Ed è bene che sappiate che Black è uno dei migliori sceneggiatori hollywoodiani contemporanei. La pellicola in questione racconta di una donna affetta da amnesia che verrà “costretta” a ricordate la propria vita perché sarà il passato ad andare a trovarla. No, non ci sono fantasmi come in A Christmas Carol, è più, come suggerisce il titolo, una spy-story natalizia.
10. Iron Man 3 (2013)
Eh, sì! Vale la pena inserire Iron Man 3 fra i film natalizi non convenzionali. Una sceneggiatura coinvolgente, organica e divertente in tipico stile Shane Black, e un’azione intensa accompagnata dall’evoluzione dei sentimenti dei personaggi. Ma soprattutto: esiste un periodo dell’anno non adatto ai super-eroi?
9. L’ultimo boyscout – Mission sopravvivere (1991)
Un detective spiantato e cinico fa squadra con un ex-quaterback squattrinato per risolvere un caso di omicidio che coinvolge una squadra di calcio professionista e un politico. Un esempio di puro intrattenimento commerciale per adulti che conservano dentro di sé ancora una buona parte di infanzia.
8. Kiss Kiss Bang Bang (2005)
Un’altra commedia noir che vede Shane Black dietro la macchina da presa. La storia ruota attorno a un investigatore privato, un’aspirante attrice e un ladro che finge di essere un attore. I tre si ritroveranno ad investigare insieme su un caso di omicidio. La pellicola, con Robert Downey Jr, Val Kilmer e Michelle Monaghan è condita con gustoso sarcasmo e dialoghi eccezionali.
7. Babbo bastardo (2003)
Billy Bob Thorton interpreta un Babbo Natale sboccato, ciarlatano e lamentoso che scopre il significato del Natale grazie a un ragazzo ottuso ma di buon cuore con il quale stringe amicizia sul posto di lavoro. Il protagonista è un moderno Scrooge che trova un briciolo di umanità nello spirito natalizio a dispetto del suo animo nero come la pece.
6. The Star Wars Holiday Special (1978)
George Lucas si vergogna così tanto di questo speciale natalizio che ha passato anni a impiegare un sacco di energie per impedirne la diffusione, cercando di farne sparire ogni copia dal mercato. Fortunatamente per noi, non ci è riuscito. Ora che sapete di questo retroscena, è vostro dovere di fan della saga, anzi, di essere umano, guardare la pellicola che ha messo in imbarazzo l’uomo che ha creato e che ama Jar Jar Binks. Dopo aver visto questo esempio di film allo stesso tempo terribilmente atroce ma anche divertente, non sarete più gli stessi.
5. Batman – Il ritorno (1992)
Non vedremo mai più film come questo, allo stesso modo di come non se n’erano mai visti prima che arrivasse nelle sale questo costosissimo, perverso, incredibilmente e in parte involontariamente grottesco film su Batman che sembra girato da un Fellini ubriaco e pieno di risentimento verso i propri genitori. Un film che per la forzata e poco riuscita unione di allegria natalizia e di tinte fosche e mostruose è la pellicola più polarizzante mai uscita da uno studio hollywoodiano. Il film meno riuscito di Tim Burton e quasi sicuramente uno dei peggiori dell’intero franchise di Batman, tuttavia incredibilmente delizioso nel suo essere così confusionario e spiazzante. Qualità e opinioni discordanti a parte, proprio come Edward Mani di Forbice, anche Batman – Il ritorno gira attorno ai sentimenti di solitudine e alienazione provocati dalle festività.
4. La guerra dei Roses (1989)
La commedia nera di Danny De Vito è così singolare, brillante e contorta che è una buona cosa ne esistano solo pochi esempi da godere appieno. La guerra dei Roses è un film sofisticato ma allo stesso tempo intriso di umorismo scorretto e incredibilmente divertente. È una delle migliori rappresentazioni cinematografiche delle emozioni meschine, amare e vendicative dovute al divorzio. La guerra di coppia tra i personaggi interpretati da Michael Douglas e Kathleen Turner vede dissolversi ogni forma di decenza, moralità e moderazione; e il fatto che il tutto sia ambientato durante le vacanze di Natale, non fa che amplificare la natura assurda del film. Anche in questo caso il Natale è un mero ricordo di ciò che i protagonisti stanno volontariamente abbandonando per vivere spinti dal loro egoismo.
3. Brazil (1985)
Già dopo pochi minuti dall’inizio del film di Terry Gilliam, vi sarà chiaro che non c’è assolutamente alcun modo di prevedere cosa accadrà dopo. Il disagio è l’emozione principale trattata in Brazil, ed è messo in chiaro fin da subito. Una famiglia della classe medio-bassa brasiliana che sta preparando l’albero di Natale, viene interrotta da uomini mascherati che invadono la loro casa. Si tratta di funzionari del governo che rapiscono il padre di famiglia e traumatizzano la madre per poi lasciarla da sola a piangere accanto alle luci natalizie. Gilliam usa il Natale come un’inquietante sfondo per criticare il capitalismo, il consumismo, la cultura dell’eccesso e l’avidità. La pace e la buona volontà sono solo illusioni che potrebbero esserci strappate via da un momento all’altro.
2. Die Hard (1988)
Forse ormai diventato convenzionale, ma nei primi posti non poteva assolutamente mancare Die Hard. Per molte persone non c’è modo migliore di passare il Natale se non quello di guardare John McClane fumare le sue sigarette, bestemmiare, correre a torso nudo, sparare con le mitragliatrici contro i terroristi, per poi finire in una limousine mentre Vaughn Monroe canticchia Let it Snow in sottofondo.
1. Parenti serpenti (1992)
Per noi italiani (ed è un peccato che non lo sia anche per il resto del mondo) è il film anti-natalizio per eccellenza. Mario Monicelli ci regala un capolavoro sull’ipocrisia della famiglia italiana, demolendo pezzo per pezzo il quadretto da “Mulino Bianco” in cui è sempre stata ritratta. Ambientato a Sulmona, Parenti serpenti è la storia di una guerra famigliare esplosa all’ombra dell’albero, dopo la richiesta di aiuto a figli e parenti da parte di due genitori anziani, tra un piatto di lenticchie e un pezzo di torrone. Cinico, spiazzante, definitivo.
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