Federico Fellini e i suoi film preferiti

Quali sono stati i 10 film preferiti del maestro Federico Fellini? Scopriamolo nella classifica cinematografica di oggi.

È sempre interessante scoprire i gusti cinematografici dei grandi personaggi della storia del cinema passata e contemporanea. Per questo continuiamo a occuparcene e, dopo aver scoperto i film preferiti di Scorsese, Coppola, Bunuel, Godard, Kubrick e Tarantino, oggi siamo andati a scovare, grazie al sito Cinematheia, i 10 film preferiti nientepopodimeno che dal maestro Federico Fellini.

10. (Federico Fellini, 1963)

federico fellini

Tra i più bei film di sempre, Fellini inserisce il suo capolavoro, quello che forse possiamo considerare come il suo film più intimo e sofferto. 8½ non è altro, infatti, che la trasposizione cinematografica della mente del regista, dei suoi dubbi, delle sue paure e anche delle debolezze che però contribuiscono a renderlo un artista. Fellini non è il primo regista, tra quelli che abbiamo trattato in questa rubrica, a inserire un proprio lavoro tra i suoi film preferiti, lo aveva fatto (per ben due volte) anche Bunuel, ricordate?

9. Il posto delle fragole (Ingmar Bergman, 1957)

il posto delle fragole

Bergman porta sullo schermo una profonda riflessione sull’esistenza, portata avanti dal protagonista della pellicola, un vecchio professore che sentendo la morte sempre più vicina, si interroga sulla propria vita, provando a ricavarne uno scopo e un significato. A differenza di quanto possa sembrare leggendo la trama, si tratta di una pellicola in realtà carica di ottimismo e di speranza, in grado di abbracciare e coinvolgere lo spettatore in un’atmosfera tranquillamente calda e riflessiva.

8. Gli uccelli (Alfred Hitchcock, 1963)

gli uccelli

Capolavoro di Hitchcock snervante e carico di tensione, uno dei primi film (se non il primo) in cui viene esplorato il tema della catastrofe ambientale e di una componente apparentemente innocua della natura che si ribella all’essere umano.

7. Paisà (Roberto Rossellini, 1946)

martin scorsese

Il film del collega italiano entra di diritto nella classifica delle pellicole preferite di Fellini. Non tutti ne sono a conoscenza, ma è proprio con questo film che Federico Fellini esordì dietro la macchina da presa, perché fu costretto a sostituire lo stesso Rossellini nelle riprese di alcune scene. Ben presto fu chiaro che i due avevano una visione di cinema completamente diversa ma ugualmente interessante (Rossellini mette sempre al centro l’essere umano, Fellini usa invece i feticci e il simbolismo), come spiega anche questo estratto dal sito laltrocinema:

Il Maestro inizia il suo personalissimo percorso nel cinema con il suo arrivo a Roma. Esordisce da aiuto-regista di Rossellini, in “Paisà”. Sua è la scena della botte che scorre come una carrucola tra due vie per favorire il passaggio dell’acqua nonostante le mitragliate naziste. Una botticella ripresa dal basso, nell’espressione di un punto di vista già diverso, nuovo e simbolico.

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