Per la nostra rubrica dedicata ai fumetti intervistiamo le creatrici di Hadez, Ilaria Catalani e Silvia Tidei, per scoprire il segreto del loro successo.
Per inaugurare la nuova rubrica di Spettacolo NewsGo sull’editoria e il mondo dei comics, ho avuto l’onore di parlare con il duo vincente Ilaria Catalani e Silvia Tidei. Loro sono due talentuose fumettiste, che si sono fatte strada nell’editoria italiana con il loro fumetto, intitolato Hadez. Le abbiamo intervistate per conoscerle meglio e per capire il segreto del loro talento e del loro successo.
- Presentatevi al pubblico, raccontateci come siete arrivate a collaborare.
Ilaria: Ciao! Sono Ilaria , scrivo e disegno Hadez per le Edizioni Dentiblù: mi occupo in particolare della sceneggiatura dei volumi, dei layout e le matite finite! Con Silvia siamo amiche da sempre, praticamente, grazie ad altri nostri amici in comune! Entrambe ci siamo avvicinate per la passione di storie macabre e abbiamo iniziato a ruolarle su internet fino a voler fare un fumetto insieme.
Silvia: Sono Silvia e anche io sono autrice di Hadez. Nello specifico, oltre che a collaborare con Ilaria alla storia e ai personaggi, mi occupo del colore. Io e Ilaria ci conosciamo ormai da tantissimi anni. Essendo il disegno un’attività che entrambe abbiamo sempre amato, ci siamo anche ritrovate a disegnare insieme. C’era un periodo in cui lavoravamo sempre ad illustrazioni a quattro mani, per divertimento. Il passo successivo e naturale è stato un fumetto assieme.
- Quando è nata questa passione per il fumetto?
Ilaria: Sono cresciuta con tantissimi cartoni animati, in particolare con quelli giapponesi! Fin da piccolissima (8-9 anni circa) ho sempre disegnato fumettini su fogli da stampante, che andavo a piegare in due e spillare insieme per formare dei piccoli albetti! All’inizio per me era solo un passatempo…ma poi a 12 anni ho capito che la cosa non poteva fermarsi lì e ho iniziato a cercare informazioni su come imparare a fare DAVVERO fumetti!
Silvia: All’incirca quando avevo 14 anni, grazie sia a Topolino che ai cartoni animati giapponesi. Mi hanno infatti spinto a disegnare e da lì ho scoperto che mi interessava davvero molto farlo Emoticon smile
- Ci sono artisti a cui vi ispirate in particolare?
Ilaria: Assolutamente, anche se sono un tipo che non si fossilizza su un autore unico (e questo a volte mi crea un sacco di dilemmi su quello che vorrei disegnare veramente)! Diciamo che tra le mie ispirazioni maggiori spiccano sicuramente Hiroyuki Takei, Joel Jurion, Shigeru Mizuki, Juanjo Guarnido e tanti altri disegnatori che seguo anche solo sul web!
Silvia: Parlando di colore, l’artista (illustratore) che mi ha ispirato più di tutti è Jon Foster. Per le tavole di fumetto seguo molto Helge Vogt, colorista di Mad Sonja.
- Parlateci più approfonditamente del vostro fumetto, Hadez.
Silvia: Hadez nasce quasi per caso, come passatempo e divertimento, nel lontano 2005. È un progetto a cui siamo molto affezionate ed è per questo, immagino, che è sopravvissuto fino ad oggi ed è sfociato in un fumetto vero e proprio. A parte i personaggi a cui siamo molto attaccate, il progetto in sé ha molti spunti presi dalle nostre vite, da quello che ci piace e ci affascina. Ad esempio si rifà agli Yōkai ed include tematiche paranormali, cose che entrambe amiamo particolarmente.
Ilaria: Come ha detto Silvia, in Hadez ci sono molte tematiche “personali”, sia cose vissute da me o da lei , o da amici o anche cose inventate di sana pianta. Un aspetto che da autrice mi piace particolarmente nel nostro fumetto, è il compromesso tra gli elementi fantastici e la vita di tutti i giorni dei personaggi. E’ un equilibrio che ho voluto sperimentare in Hadez e che non vorrei perdere, perché penso aiuti a rendere il lettore ancora più partecipe nella storia.
- Quali ostacoli avete incontrato lungo il vostro percorso artistico?
Ilaria: Non ho mai avuto grandi ostacoli, a parte le solite preoccupazioni per il futuro (quelle non mancano mai), i miei genitori mi hanno sempre sostenuto nella mia scelta lavorativa e non mi hanno mai privato di fare quello che volevo…per questo li ringrazio molto! Gli ostacoli sono arrivati più dall’esterno…da persone che magari mi hanno sottovalutata proprio per la mia passione per il disegno, ma è acqua passata… Diciamo che l’ostacolo più grande per me è apprezzare a pieno quello che faccio. Difficilmente sono completamente soddisfatta di quello che scrivo o disegno, a volte rifarei tutto da capo, anche in Hadez!
Silvia: Beh, c’è sempre molto lavoro da fare per migliorarsi. A volte non è semplice, sembra di stare sempre fermi in un punto. Altre volte la mole di lavoro da svolgere entro la scadenza è veramente tanta e ci si sente un po’ sotterrati! Ma ogni problema si riesce ad affrontare, preso con la dovuta calma.
- Dopo l’esperienza di Hadez avete in progetto di lavorare ancora insieme, oppure prenderete strade diverse?
Silvia: Nasciamo entrambe come fumettiste in realtà, più che come duo. Personalmente, mi piacerebbe dedicarmi di più a disegnare fumetti oltre che colorarli. Ho alcuni progetti come colorista ma conto di tornare alle matite nel futuro!
Ilaria: Hadez è stato (ed è) un esperimento anche per noi due, per confrontarsi e capire quanta differenza possa esserci anche tra persone con la stessa passione! È un’esperienza che ringrazierò per sempre perché mi ha fatto crescere moltissimo, e mi ha aiutato a capire come muovermi anche per il futuro. Come Silvia ho tanti altri progetti puramente personali che vorrei realizzare…quindi per ora la nostra collaborazione si fermerà con Hadez, poi in un futuro prossimo chissà! Mai dire mai!
- Avete dei consigli da dare a chi coltiva la vostra stessa passione?
Ilaria: Rischio sempre di diventare melensa quando mi fanno questa domanda! (Ride, NdR) Però per me la cosa più importante resta quella di crederci davvero. Questo non vuol dire che basta crederci per realizzare il sogno di lavorare col disegno, serve davvero tanta tanta fatica e pazienza…per non parlare dello spirito di sacrificio! Però diciamo che sono certa che il duro lavoro porti sempre i suoi frutti, quindi non bisogna mai smettere di lavorare su se stessi e sulla propria tecnica di disegno! Ogni giorno!
Silvia: Sono convinta che in questo lavoro ci voglia una buona dose di umiltà, sia per riuscire ad avere buoni rapporti con colleghi ed editori, e sia (soprattutto) per capire che c’è sempre qualcosa da imparare. Chi si sente già arrivato è quello che resta più indietro. Un altro consiglio doveroso è: non smettete mai di far pratica. Ce ne vuole davvero tantissima!
Per ringraziare Silvia e Ilaria per questa bellissima intervista, dedico a loro la mia nuova fan-art dedicata ad Hadez e Meredith, i protagonisti del fumetto. Seguitemi sulla pagina Facebook Marghy’s Art e visitate il sito di Hadez per saperne di più! A presto con una nuova intervista alla scoperta di nuovi talenti del mondo dei comics!
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