L’Italia e gli amanti del gioco d’azzardo: per uno sguardo più approfondito

Quali sono in realtà i numeri del gioco nel Bel Paese? Quanto è profonda l’incidenza del fenomeno legato alla dipendenza dalle scommesse tra coloro che sono appassionati di gambling e betting?

È una domanda che è stata recentemente analizzata dall’Istituto di fisiologia clinica di Pisa in base ai dati raccolti da IPSAD ed ESPAD. Lo studio, relativo al 2017, è stato reso noto dal Cnr a maggio e si inserisce in un discorso ben più ampio che coinvolge anche il dibattito pubblico e politico.

L’Italia dell’azzardo: i numeri ufficiali

Il gioco d’azzardo per molti non è che un semplice passatempo, ma per l’economia italiana è un settore vivo e in salute che fa convogliare somme consistenti nelle casse dell’erario. Questo non esclude, ovviamente, che sia anche un mondo estremamente controverso e ricco di criticità, prima tra tutte quella relativa alla possibilità di sviluppare delle forme di dipendenza: per questo c’è una spaccatura tra chi sostiene che i severi divieti introdotti dal Decreto Dignità che riguardano l’impossibilità di pubblicizzare il gioco debbano essere estesi e chi, invece, lavora nel settore come i gestori, le società sportive e gli impiegati delle varie aziende.

Il report pubblicato dal Cnr ha messo in evidenza come, dal 2014 al 2017, i giocatori d’azzardo siano notevolmente cresciuti, passando dai 14 milioni del 2014 (dato relativo agli italiani che avevano fatto almeno una giocata in dodici mesi), ai 17 milioni del 2017.

Dal 2010 al 2017 le scommesse sportive sono cresciute di volume di ben 10 punti percentuali, sebbene si siano comunque mantenute distanti da quelli che sono i veri leader del settore giochi: stiamo parlando dell’intramontabile Gratta&Vinci, preferito dal 74% dei giocatori, e dal Lotto e dal Superenalotto, in lieve calo, ma amati da più della metà degli appassionati. Per quanto concerne le fasce d’età più giovani, occorre dire che è stato registrato un netto calo d’interesse nei confronti del gioco d’azzardo. Nel 2017 ha scommesso almeno una volta circa 1 milione di studenti contro 1,4 milioni del 2010.

Come vengono interpretati e recepiti i rischi connessi ai casinò games e alle scommesse

Persiste una certa ambiguità di fondo da parte dei giocatori d’azzardo riguardo alla percezione del gioco. Il 39,1% degli scommettitori crede che sia possibile migliorare il proprio status economico grazie all’azzardo, mentre le generazioni più giovani sostengono erroneamente che l’esito dei giochi aleatori possa dipendere dalle abilità personali, tesi sostenuta da ben il 16,7% dei ragazzi tra i 15 e i 19 anni.

Le iniziative promosse con grande fervore dai gestori in possesso della concessione AAMS sono volte a controllare e a informare gli scommettitori dei rischi causati dal gioco e delle norme che lo regolano.

Grazie a queste misure, solamente uno studente su dieci è all’oscuro del divieto di accesso al gioco per i minorenni. La registrazione alle piattaforme online è di fatto reso impossibile a monte dagli stessi gestori. La creazione di un account e la conseguente apertura di un conto gioco virtuale è infatti subordinata all’invio di un documento d’identità che attesti il compimento dei 18 anni: in sostanza, per accedere ai giochi da casinò in versione online su un portale autorizzato non è sufficiente compilare un classico modulo di registrazione con nome utente, indirizzo email e password: come si evince dall’esempio riportato nel link segnalato, ogni nuovo utente è tenuto all’apertura di un conto gioco, un vero e proprio conto virtuale la cui sottoscrizione è possibile solo da parte di soggetti maggiorenni e solo al termine di una scrupolosa procedura di verifica dell’identità.

Succede diversamente nei luoghi pubblici, dove il controllo da parte degli addetti è decisamente più blando e solo un ragazzo su quattro avrebbe incontrato delle oggettive difficoltà a scommettere.

La dipendenza dal gioco: statistiche, numeri e considerazioni

Parallelamente all’incremento del successo legato al mondo dei giochi basati sulla fortuna e delle scommesse, sono aumentate le stime riguardo al fenomeno della ludopatia. I soggetti interessati sono passati dall’essere circa 100mila nel 2010 a 400mila nel 2017, con un incremento pari al 2,4 del totale.

A tale proposito, occorre considerare che la somma spesa da un giocatore medio non supera generalmente i 10 euro al mese. Nei soggetti che iniziano ad avere un rapporto poco sano con il gioco, la cifra arriva a toccare quasi i 50 euro mensili nella metà dei casi, ma il 14,9% degli scommettitori investe somme ben più considerevoli, arrivando a dedicare a questo vizio anche più di 200 euro al mese.

La ludopatia è una problematica che affligge la popolazione adulta, ma è in netto calo tra i più giovani soprattutto nelle regioni centrosettentrionali, sebbene si registri un leggero incremento al Sud.

Per verificare quanto il proprio profilo di giocatore rientra in quello del soggetto a rischio esistono test online grazie ai quali è possibile avere un immediato quadro oggettivo della propria situazione e decidere immediatamente di richiedere il supporto di una delle numerose associazioni che si battono per prevenire le conseguenze della ludopatia.

Come prevenire i disturbi da gioco: informazione e strumenti di autoregolazione

I giochi di fortuna e le scommesse online sono stati oggetto di scrupolose e attente verifiche da parte dell’ex AAMS e attuale Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, volte a bloccare l’accesso al gioco per i minorenni e a incrementare la diffusione di una sana cultura del gioco legale e, soprattutto, responsabile, mediante l’introduzione di una serie di strumenti di autoregolazione.

Al momento dell’iscrizione, i vari portali dedicati alle scommesse online attivi sul territorio nazionale chiedono obbligatoriamente al nuovo utente di impostare una somma limite di versamento settimanale; oltrepassata tale soglia, viene bloccata la possibilità di effettuare ulteriori giocate o pagamenti. Insieme a questo parametro relativo al tetto di spesa settimanale, il giocatore può impostarne uno relativo alle singole puntate.

Queste funzioni di limitazione della spesa si associano ad altre, che permettono agli utenti di sospendere il proprio account in via temporanea o addirittura definitiva. Tali misure impediscono in automatico anche l’uso di quelli registrati presso altri gestori.

Le linee guida AAMS per il gioco legale e responsabile

Nei portali dedicati al gioco e certificati AAMS sono riportate inoltre tutte le indicazioni utili per un approccio equilibrato al mondo del gioco d’azzardo, tra cui spiccano quelle sotto elencate.

  • L’importanza di giocare sempre rimanendo entro i limiti delle proprie possibilità economiche.

  • Essere consapevoli che giocare equivale a spendere.

  • Non puntare per recuperare eventuali perdite.

  • Non sacrificare la vita affettiva, sociale o lavorativa per giocare.

Queste sono solo alcune delle indicazioni che i concessionari suggeriscono ai loro utenti. Come è possibile constatare, il gioco virtuale è stato in grado di dotarsi dei giusti accorgimenti volti a tutelare i suoi utenti. A tale proposito è il mondo tradizionale legato alle ricevitorie e alle tabaccherie quello che presenta le più profonde criticità. Tra le misure introdotte nel Decreto Dignità sussiste anche quello relativo alle caratteristiche che dovranno avere tutti i nuovi apparati da gioco, in particolare le slot machine: a partire dal 1 gennaio del 2020 i giocatori dovranno certificare la loro maggiore età inserendo la tessera sanitaria, così come avviene già da diversi anni per gli articoli dedicati ai fumatori.

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