Intervista a Francesco Longo, il regista del pluripremiato cortometraggio horror “Skizophrenia”, primo capitolo di una trilogia.
Il cortometraggio horror Skizophrenia può vantare già due premi: a Maggio ha avuto una special mention al TOFF (The Online Film Festival), e a novembre ha vinto come Best Fantasy Horror Film al Fantastic Horror Film Festival 2015 di San Diego. In occasione di queste vittorie, abbiamo intervistato Francesco Longo, regista, ideatore e responsabile Fx.
- Ciao Francesco! Parlarci del corto Skizophrenia: come è nata l’idea?
L’ idea di fare il corto è nata a lavoro: sono un tecnico di radiologia e in realtà l’ attività di Vfx e regia per me è solo un hobby, per adesso almeno. Roberto Ramon, il protagonista di Skizophrenia è un mio collega. Avevamo già girato in precedenza un paio di found footage per rompere il ghiaccio nel mondo della produzione indipendente. Un pomeriggio eravamo in turno insieme, ed abbiamo deciso di girare un corto d’ impatto, breve visivamente ben fatto e senza dialoghi.
- Come mai hai optato per questo tema?
Avevo già da tempo l’ idea di rappresentare con le immagini la continua lotta interiore dell’ uomo tra il bene ed il male. Tutti i giorni ognuno di noi si trova davanti a delle scelte, a volte però questa società ci costringe ad andare nel verso sbagliato, ci porta ad essere ciò che non vogliamo essere. Allora ci siamo detti che effettivamente La schizofrenia poteva fungere da metafora per questa idea. Nel senso che uno schizofrenico è totalmente in balia della sua malattia e non riesce a distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, ciò che è reale da ciò che non lo è. È succube della sua la malattia come noi lo siamo, molto spesso della società moderna.
- Parlaci dell’esperienza sul set. Si sono creati legami particolari?
Sul set di Skizophrenia ci siamo stati un pomeriggio, circa sei ore di riprese. Roberto, il protagonista, lo conoscevo già da tempo quindi una certa sintonia tra di noi c’ era già. Diciamo che dopo l’ uscita del corto, la conseguente buona risposta del pubblico ci ha incoraggiati a continuare, iniziando ad iscrivere il corto a svariati festival e concorsi.
- Cosa pensi dell’uso che viene fatto degli effetti speciali in Italia, a livello tecnico?
Riguardo agli effetti visivi in Italia, penso che siano quasi inesistenti , se si parla di grandi produzioni. Peccato, perché in Italia ci sono tanti vfx artist validi che sono costretti ad emigrare all’estero per far valere le loro competenze. recentemente ho notato qualche produzione che ha osato, staccandosi dalla classica commedia all’italiana o da produzioni pseudo-intellettuali . Peccato, perché nelle produzioni indipendenti c’ è tanta gente che ha voglia di emergere con prodotti originali e di qualità.
- Quando hai iniziato ad appassionarti al cinema?
La mia passione per il cinema ha inizio durante la mia infanzia: ho vissuto fino a 20 anni in un paesino di circa duemila abitanti sul Gargano. tranne che l’estate, il resto dell’ anno si stava spesso in casa e personalmente adoravo vedere i film. Passione che mi è stata trasmessa anche da mio padre e mio fratello, quest’ultimo involontariamente mi ha avvicinato all’ horror: infatti quando rimanevo solo in casa guardavo di nascosto le sue videocassette horror, ad esempio La casa, Nightmare, La mosca ecc. Dopo, questa passione non è mai svanita. Un episodio in particolare mi ha fatto innamorare degli effetti visivi: l’ uscita di Jurassic Park. Lo vidi al cinema e ne rimasi strabiliato. La mia curiosità crebbe con me fino a portarmi nel 2012 ad iscrivermi alla vfxwizard di Roma e seguire dei corsi specifici.
- Hai qualche altro progetto in cantiere?
Sì, attualmente abbiamo in post produzione il seguito di Skizophrenia, ovvero Claustrophobia, in uscita a breve, dove vedremo insieme al già citato Roberto, due talenti affermati nel cinema underground, ovvero Michael Segal (leggi qui la sua intervista, NdR) e Veronika Urban. Dopodiché ripartiremo con partecipazione a concorsi e festival. Subito dopo la sua uscita inizierà la pre-produzione del terzo episodio della trilogia.
Ringraziamo Francesco Longo per l’intervista e vi invitiamo a seguire le pagine Facebook Moonlight Legacy Production e Claustrophobia, per rimanere aggiornati sul seguito della trilogia horror inaugurata con successo proprio da Skizophrenia.
Le nostre interviste tornano la prossima settimana, non perdetele!