Antonio Pietrangeli: retrospettiva al MOMA di New York

Il Museum of Modern Art di New York organizza a Dicembre una retrospettiva dedicata a un regista italiano indimenticabile ma spesso dimenticato: Antonio Pietrangeli.

 

Il 2015 è l’anno della riscoperta di un grande nome del cinema e in particolare della commedia italiana, Antonio Pietrangeli. Dopo la rassegna che gli è stata dedicata durante la Festa del Cinema di Roma presso il Cinema Trevi, i film del regista romano approdano oltreoceano grazie a una retrospettiva organizzata a New York dal MOMA (Museum of Modern Art) dal 3 al 18 Dicembre 2015. L’iniziativa è stata portata avanti in collaborazione con Luce Cinecittà, Cineteca Nazionale e organizzata dal curatore Dave Kehr insieme a Camilla Cormanni e Paola Ruggieri di Luce Cinecittà. Verranno presentati 11 suoi film, tra titoli più noti come Fantasmi a RomaIl magnifico cornuto (da cui è tratta l’immagine in testa all’articolo) e tra capolavori meno conosciuti e riscoperti. La rassegna esplorerà la carriera del regista dai primi anni ’50 fino alla metà degli anni ’60.

Fantasmi a Roma
Fantasmi a Roma

Ma chi era Antonio Pietrangeli? Nato a Roma nel 1919 e cresciuto sempre nella Capitale, si dedica alla carriera cinematografica dopo aver studiato fisica per anni. Pietrangeli è circondato dai grandi nomi fin dall’inizio della sua carriera, quando diventa assistente di Luchino Visconti per il film Ossessione (1943), ed è insieme a quest’ultimo che scrive la sceneggiatura di La terra trema nel 1949. Subito dopo collabora anche con Roberto Rossellini nella scrittura di Europa ’51. Ma quando è finalmente dietro la macchina da presa, Pietrangeli si allontana dal neorealismo, perché il suo genere prediletto sarà la satira sociale, combinata a un romanticismo da cartolina, fino ai tentativi di raccontare il sovrannaturale con quello che è uno dei suoi lavori migliori e non a caso anche il più conosciuto, Fantasmi a Roma (1961), girato con Marcello Mastroianni, Ettore Scola, Ennio Flaiano e Sandra Milo. La sua carriera si è purtroppo conclusa troppo presto, dopo la morte a Gaeta nel 1968.

Antonio Pietrangeli
Souvenir d’Italie

Il film più rappresentativo del suo stile è però sicuramente La visita (1963), dove è possibile ammirare, in tutto il suo splendore, la capacità del regista di combinare uno stile rilassato e una struttura aneddotica accompagnata dall’uso di campi larghi e larghissimi in grado di trasmettere un profondo senso di libertà e ottimismo allo spettatore. Soprattutto nei primi film, Pietrangeli si occupa di raccontare satiricamente la trasformazione del ruolo della donna in una società italiana in rapida trasformazione. Non più custode del focolare domestico, ma intraprendente, ambiziosa, sfacciata e disinibita. Nei rapporti di coppia l’uomo non è più il padrone quasi paterno della propria moglie, è invece vittima del suo fascino e dei suoi desideri. Da Nata di MarzoIl magnifico cornuto, fino a La Parmigiana, la filmografia di Antonio Pietrangeli regala dei ritratti femminili deliziosi e sorprendenti, molto più emozionanti, ironici e coinvolgenti di quelli dell’attuale commedia all’italiana.

Chi non ha la possibilità di godere della retrospettiva newyorkese, e chi ha perso quella che gli è stata dedicata durante la Festa del Cinema, avrà la possibilità di rivedere i capolavori di Pietrangeli sul grande schermo grazie alle repliche che verranno proiettate presso il Cinema Trevi di Roma (il cui ingresso è completamente gratuito, trattandosi di una sala istituzionale) nei prossimi mesi. Seguite la programmazione sul sito della Cineteca Nazionale per rimanere aggiornati. Noi cercheremo invece di tenervi aggiornati su eventuali proiezioni della retrospettiva in altre città italiane.

Antonio Pietrangeli
La visita

Fonte: Italian Cinema & Art Today

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