15 film ispirati da opere d’arte/3

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Spesso il cinema prende spunto da altre forme d’arte, com’è accaduto con questi 15 famosissimi film ispirati a note opere pittoriche e fotografiche.

 

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11. L’esorcista (William Friedkin, 1973) – L’impero delle luci II (René Magritte, 1950)

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Sembra strano abbinare l’horror più famoso di tutti i tempi al nome di René Magritte, ma non si tratta di un azzardo, perché la fotografia e l’uso dell’illuminazione di molte scene de L’Esorcista prendono chiaramente spunto dallo studio visivo di Magritte. Anche diverse inquadrature ricordano le opere del pittore belga.
( – Leggi dell’incontro tra Friedkin e Argento alla Festa del Cinema di Roma – )

12. Il Labirinto del Fauno (Guillermo del Toro, 2006) – Saturno divora i suoi figli (Francisco Goya, 1819-1823)

goya

Il momento più famoso del film di Guillermo del Toro, conosciuto anche da chi non l’ha visto, è senza dubbio quello in cui l’uomo pallido mette sul suo viso senza occhi le proprie mani provviste invece di bulbi oculari. L’aspetto fisico del personaggio trae ispirazione dallo stile del dipinto di Goya che rappresenta il mito greco del titano Crono (o Saturno) che divora i propri figli. Il dipinto è spaventoso e disturbante, e ben si addice a tutta l’atmosfera del film.

13. Inception (Christopher Nolan, 2010) – Ascending and Descending (M. C. Escher, 1960)

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I riferimenti di Inception all’opera di Escher sono sia letterali che metaforici. La scala di Ascending and Desending appare nella scena del film in cui Arthur (Joseph Gordon-Levitt) mostra ad Ariadne (Ellen Page) il mondo dei sogni. Ma in realtà tutto il film è un’interpretazione del disegno dell’artista olandese: il gioco intellettuale tra sogno e realtà ha molto a che fare con le intenzioni dell’illustrazione e il simbolismo di Escher è molto presente in tutti i film di Nolan.

14. Melancholia (Lars Von Trier, 2011) – Ophelia (John Everett Millais, 1851-1852)

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La drammatica sequenza d’apertura del secondo film della Trilogia della Depressione di Von Trier (che ha inizio con Antichrist e finisce con Nymphomaniac), accompagnata dal Preludio del Tristano e Isotta di Wagner, è un vero e proprio test per il pubblico per la percezione degli eventi narrati nel film, in quanto rende chiaro il finale ancor prima che la storia abbia inizio. In una delle inquadrature di questo “preludio” al film, possiamo ammirare la reinterpretazione dell’Ofelia di Millais, con Kirsten Dunst al posto del personaggio shakespeariano. Il dipinto appare anche su una parete nella prima parte del film (in cui sono presenti moltissimi quadri, ognuno dei quali ha un forte legame col messaggio o l’atmosfera del film), e simboleggia la depressione della protagonista.

15. Django Unchained (Quentin Tarantino, 2012) – The Blue Boy (Thomas Gainsborough, 1770 circa)

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The Blue Boy è già apparso nel corso della storia del cinema. Un film gli fu dedicato da F.W. Murnau che inventò, grazie a esso, un importante tecnica di ripresa chiamata “Unchained”, nel 1924, ma la pellicola è purtroppo andata persa. Che sia una coincidenza o meno, Tarantino ha chiaramente preso ispirazione dallo stesso dipinto, ma stavolta meno letteralmente, dando a Django una divisa blu molto simile a quella rappresentata da Gainsborough.

L’immagine in testa all’articolo rappresenta La morte di Marath, dipinto realizzato da Jacques-Louis David nel 1973, e un fotogramma tratto da A proposito di Schmidt, film girato da Alexander Payne nel 2002

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