1992 – La serie: riassunto puntate 7 e 8

Dopo il successo su Sky, 1992 – La serie sbarca anche su La7. I riassunti di tutte le puntate per tenere d’occhio ogni aspetto della trama.

 

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1992 – La serie: trama settima e ottava puntata

Deluso dal comportamento di Bibi, Luca Pastore cerca di conquistarsi la fiducia del fratello, Zeno Mainaghi. Potremmo racchiudere il dialogo non troppo entusiasmante fra i due in questa citazione:

Certo che tuo padre a chiamarti Zeno, come il tizio del libro che non riesce mai a decidere niente. Tuo padre sapeva chi eri prima che tu nascessi.

Pastore riesce a convincere il ragazzo a vuotare il sacco, anche per vendicarsi della sorella, e ottiene le coordinate del conto svizzero in cui Mainaghi versava i soldi sporchi. Bibi però viene a sapere dell’accaduto e, con l’aiuto di un finanziere olandese, riesce a chiudere il contro in Svizzera e a trasferire i soldi altrove, usando anche le minacce. Come se le cose per Pastore non stessero già andando male, Di Pietro scopre la sua indagine parallela e lo caccia dal pool di Mani Pulite per aver rivelato dettagli dell’inchiesta Mani Pulite a Bibi. Di Pietro non vuole che la sua indagine venga inquinata o messa a rischio, perché il suo scopo principale è quello di dimostrare il coinvolgimento di Bettino Craxi in Tangentopoli. Per questo Pastore mette anche in dubbio la sua moralità. Nel frattempo viene anche scoperto il doppio gioco di Venturi, che aveva passato informazioni segrete agli indagati in cambio di denaro, ma fa in tempo a mettersi in fuga per non farsi catturare.

1992 - la serie

Luca corrompe l’amministratrice della Mainaghi, Raffaella Grandi, che promette di voler far luce sul passato della società. L’unica prova che riesce a trovare è una causa giudiziaria intentata dall’azienda contro una società delle Barbados e Bibi prova a convincere Luca a smettere di indagare, raccontandogli di come il padre sarebbe in realtà stato vittima di una truffa da parte di quella società che aveva venduto il sangue infetto, ci sono i documenti a dimostrare come la Mainaghi abbia cercato di difendersi dalla truffa. Il poliziotto non è convinto della versione raccontata da Bibi e non ha torto, perché viene a sapere che la famosa azienda delle Barbados era sempre di Mainaghi che l’aveva usata per lavarsi le mani dalle accuse e per depistare i sospetti.

Se a Luca Pastore le cose non vanno per niente bene, chi se la passa alla grande è invece Leonardo Notte. Il suo piano ha funzionato, ha convinto Berlusconi ha rifinanziare il suo studio sulla politica, riottiene il suo lavoro in Publitalia e sua figlia ha un posto assicurato a Non è la Rai, nonostante il parere contrario e preoccupato della madre. Lo studio politico di Notte continua e propone a Formentini di candidare Berlusconi con la Lega Nord al suo fianco. Ben presto il pubblicitario avrà l’illuminazione definitiva: a Berlusconi non serve un partito, perché il partito può essere la sua stessa azienda.
Ma che ne è del segreto di Leonardo Notte? Solo in due ne sono a conoscenza: il compagno della ex di Notte (che vediamo per qualche minuto nella prima puntata), che però intanto è morto dopo una lunga malattia, e il poliziotto Venturi, che al momento è in fuga.

Pietro Bosco porta avanti la sua battaglia per il riconoscimento dei danni dell’uranio impoverito, ma tre uomini hanno corrotto il suo ex compagno d’armi e lo hanno mandato in una casa di cura in Svizzera. Il lavoro del deputato è stato quindi inutile. Anche Veronica Castello lo abbandona, e si dirige a Montecarlo per entrare nelle grazie del vice presidente di Fininvest. Alla festa è presente anche Notte, che non sembra però molto contento di averla incontrata.
Dopo aver fallito nell’aiutare il suo vecchio amico, Bosco non ci sta a farsi portare via anche la donna, e piomba nel bel mezzo della festa per trascinarla via. Il dirimpettaio democristiano Gaetano Nobile gli ha promesso di aiutare Veronica ad avere un ruolo in tv; ciò che Bosco non aveva ben capito era che il favore doveva essere ricambiato. Nobile presenta a Bosco un imprenditore, proprietario di un’azienda produttrice di armi piuttosto scadenti. Il compito di Bosco è quello di votare a favore del rinnovo delle forniture allo Stato provenienti da quella azienda. Suo malgrado, il leghista andrà quindi contro le decisioni di partito e deciderà di ricambiare il favore del vicino di casa.

1992 - la serie

Le prossime due puntate chiudono la stagione, i nodi dovrebbero venire al pettine, ma in realtà ci sarà molto più che la mera soluzione degli intrecci. Prepariamoci per il 1993…

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