Eros Bosi è un attore conosciuto nel panorama indipendente principalmente per il ruolo da protagonista in La mano infernale e per Passepartout-Tutte le porte sono aperte, entrambi girati da Lorenzo Buscaino. Dal 2014 organizza al cinema Mario Monicelli di Narni (Terni) la rassegna a sostegno dei film horror indipendenti, il Narnia Terror Night. Noi siamo andati a intervistarlo.
- Ciao Eros, raccontaci com’è nata la tua passione per la recitazione.
La passione per la recitazione ce l’ho sempre avuta. È senz’altro nata in tenera età quando già vedevo i film tutti i giorni e di conseguenza mi sono appassionato alla recitazione.
- Com’è stata la tua prima esperienza professionale ?
La mia prima esperienza professionale…se parliamo del mio primo giorno in cui ho lavorato come figurante nel Luglio 2009 in Don Matteo 7, ero emozionatissimo. Mi trovavo per la prima volta su un set cinematografico e vedere di persona Terence Hill e Nino Frassica mi ha fatto un certo effetto, sarà che sono cresciuto a vederli in tv. Qualche mese prima, nel Novembre 2008, ho iniziato a lavorare nello staff di un lungometraggio diretto da Lorenzo Buscaino, Porta per l’inferno, e anche quella volta è stata senz’altro un esperienza che mi ha cambiato la vita. Ancora di più quando mi ha scelto nel 2011 come protagonista di La mano infernale a cui sono seguite altre due importanti pellicole indipendenti: Passepartout-Tutte le porte sono aperte (2013) e Circondato dalle tenebre (2014). Per quest’ultimo ne parlerei a parte perchè è il primo film che porta la mia firma.
- Quali sono i tuoi attori preferiti ?
Divido i miei attori preferiti in due categorie: ci sono quelli americani e quelli italiani. Per quelli americani il mio idolo è Vincent Price, tant’è vero che ho voluto iniziare le riprese di Circondato dalle tenebre il giorno del suo compleanno, il 27 Maggio, che era anche lo stesso giorno di quello di Christopher Lee. Poi Gene Wilder, per aver interpretato film divertentissimi come 2Frankestein Junior”, “Hanky panky-Fuga per due”, “Non guardarmi non ti sento” e “Non dirmelo non ci credo”. Adoro Jack Nicholson per il suo folle modo di recitare, di lui amo soprattutto “Le streghe di Eastwick”, lo preferisco un gradino sopra a “Shining”, un po’ per l’interpretazione e un po’ per la morale del film. Gli attori italiani che preferisco sono quelli tipici della commedia anni’70-’80: Francesco Nuti, Lino Banfi, Alvaro Vitali, Adriano Celentano, Renato Pozzetto, Gianfranco D’angelo, Paolo Villaggio. Quello che preferisco in particolare direi che è Pippo Franco.
- Finora ti sei cimentato particolarmente nel genere horror, ma ce ne sono altri che ti piacerebbe esplorare?
Assolutamente sì. Mi piacerebbe spaziare in vari generi, nonostante sono sicuro che l’horror sia il genere che riesce a dare più notorietà nella scena underground. Avevo scritto una commedia sentimentale, stile American Pie. Dovevo iniziare a girarla quest’anno, solo che fin’ora non sono riuscito a realizzarla. Tra i soggetti che ho nel cassetto ne avrei di diversi generi, speriamo che piano piano qualcuno venga alla luce.
- Parlaci della tua prima prima esperienza come regista.
Devo dire che è stata ovviamente molto più impegnativa rispetto a “La mano infernale” e “Passepartout- Tutte le porte sono aperte”, dove ero solo attore. Nonostante il sacrificio che c’è voluto, ne ho un bellissimo ricordo, in particolare della sera del 27 maggio 2013 quando ho iniziato le riprese. Girammo subito le tre scene dove era presente Barbara Carriero, che nel film interpreta Chiara, la mia fidanzata, perché quel periodo stava per trasferirsi definitivamente in un’altra città e quindi con lei abbiamo fatto tutto in una sera. Praticamente ho visto con i miei occhi un mio sogno realizzarsi, la soddisfazione di girare un film tutto mio, con il quale sento un forte legame anche per motivi personali, tipo i numerosi omaggi alle rock band italiane degli anni ’80-’90 di cui sono profondamente appassionato, la dedica nei titoli di coda al cantante degli Skiantos, Roberto Freack Antoni, alcuni nomi dei personaggi che ho dato in omaggio a qualcuno, come nel caso del mio personaggio, Tommaso, che è il mio terzo nome, o Caterina, la vampira interpretata da Elisa Rosati, il cui nome è un omaggio a una mia amica bolognese con cui gestisco la pagina Facebook Film Horror Fans.
- Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Tra i miei progetti futuri c’è l’organizzazione della prossima edizione del Narnia Terror Night, rassegna di horror indipendenti che organizzo da un anno al cinema Mario Monicelli di Narni (Terni). Poi per quanto riguarda un nuovo film, ho pronti il soggetto e la sceneggiatura di un dramma a sfondo documentaristico che potrebbe arrivare durante il 2016. Si tratta di un film che racconta la vita di Nera Marmora, una cantante lirica, mia concittadina, che tra gli anni ’10 e i ’20 ha goduto di fama internazionale, ma che ora è caduta nel dimenticatoio. Vi posso anticipare il titolo che sarà: “Nera Marmora – Una voce da ricordare”.
Moltissime grazie a Eros Bosi per questa intervista che ci ha permesso di conoscere un altro importante pezzo del panorama cinematografico indipendente italiano. Potete continuare a seguire Eros sulla pagina Facebook Film Horror Fans e su quella de La mano infernale. Le nostre interviste torneranno la prossima settimana, con nuovi interessanti personaggi e progetti da conoscere insieme.