Troppi ciak al Rione Testaccio, gli abitanti lamentano una mancanza di equilibrio legislativo fra l’eccessiva incentivazione per i set cinematografici e la compensazione dei disagi per gli abitanti.
Ultimamente Roma è tornata ad essere cinematograficamente effervescente, come avremo sempre voluto che fosse. Ma pare che la cosa non sia gradita a tutti, le strade continuamente chiuse, i parcheggi negati e gli imbottigliamenti del traffico provocati dai set hanno infatti intaccato la pazienza degli abitanti del Rione Testaccio, che da tutta questa effervescenza ottengono solo disagi e ben pochi vantaggi, come se non bastassero i già numerosi cantieri della zona.
Secondo Yuri Trombetti, presidente del consiglio del Primo Municipio, non ci sarebbe alcun vantaggio per il Rione: << La delibera 44 del 2004 prevede che non ci sia alcuna spesa per le produzioni che scelgono Roma >>. Nonostante sia necessario incentivare il ritorno delle produzioni grandi e piccole a Roma, è giusto che i disagi provocati dalle riprese vengano comunque ricompensati, attualmente invece questo equilibrio manca del tutto, portando gli abitanti all’esasperazione. Nel solo Rione Testaccio, da Gennaio 2015, è stato allestito almeno un set ogni due settimane.
Speriamo che venga trovata una soluzione che possa accontentare tutti senza penalizzare questa nuova primavera cinematografica vissuta dalla Capitale.
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