Pasolini: il Parlamento riapre l’indagine sulla sua morte

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Una Commissione d’inchiesta apposita indagherà sulla morte di Pier Paolo Pasolini per dare una risoluzione definitiva al caso quarant’anni dopo l’omicidio.

A più di quarant’anni di distanza dal tragico evento, l’omicidio di Pier Paolo Pasolini rimane una delle pagine più oscure della storia italiana. Troppe le ipotesi costruite attorno ai fatti del 2 Novembre 1975, quando l’intellettuale venne brutalmente assassinato all’Idroscalo di Ostia, troppo poche invece le conferme.

Pino Pelosi con la Polizia sul luogo del delitto a fine anni Settanta (Corriere della Sera).
Pino Pelosi con la Polizia sul luogo del delitto a fine anni Settanta (Corriere della Sera).

Adesso l’indagine si riapre su iniziativa del Parlamento, grazie a una proposta sottoscritta nel Giugno del 2015 da una sessantina di parlamentari e con prima firmataria la deputata friulana Serena Pellegrino, che non ha << mai rinunciato al sogno di restituire la verità a Pier Paolo Pasolini >>, neanche dopo l’archiviazione dell’ultima indagine della Procura di Roma a Maggio dello scorso anno. Una proposta simile venne avanzata anche dal segretario del Pci Enrico Berlinguer, ma non trovò seguito. Questa volta però le cose dovrebbero andare diversamente, anche perché l’iter, partito quasi un anno fa, sembra ora arrivato a una svolta.

L’ufficio di presidenza della Camera ha avviato alcuni giorni fa la discussione in commissione affari costituzionali. Giunti a questo punto, la strada dovrebbe essere in discesa. Toccherà al Parlamento approvare la legge entro l’estate e quindi far partire la commissione d’inchiesta che si occuperà del caso.

Il caso era stato riaperto dopo che sui vestiti del poeta erano state ritrovate macchie di sangue con tracce di Dna appartenenti ad altre persone e non a Pino Pelosi, riconosciuto finora come l’unico esecutore della morte di Pasolini. Il giudice per le indagini preliminari aveva però deciso di archiviare il tutto a Maggio 2015, dopo un’indagine durata anni e dopo che una decina di persone sono state sentite.
Si spera sia la volta buona, anche se, dopo così tanti anni, è davvero difficile crederci ancora.

L’ultimo prodotto mediatico di rilievo sull’argomento è stato il film La macchinazione (2016), di David Grieco (che conosceva Pasolini di persona), con una straordinaria interpretazione di Massimo Ranieri. Il film appoggia l’ipotesi di matrice politica del delitto, attraverso una ricostruzione convincente seppur non ufficiale degli eventi.

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