Intervistiamo Rita Rusciano, volto noto nel panorama cinematografico indipendente grazie alla web-serie di successo “Saint Seiya Rebirth” di Carlo Trevisan.
Rita Rusciano è stata protagonista di diversi cortometraggi tra i quali ricordiamo Space Jockey di Carlo Trevisan, con il quale ha vinto il premio di “best fan-film actress” al Rome Web Awards 2015. Rita deve la sua fama soprattutto al successo della web-serie Saint Seiya Rebirth, sempre di Carlo Trevisan, ispirata all’anime I Cavalieri dello Zodiaco.
In occasione della sua collaborazione con Ruggero Deodato (proprio lui, il regista di Cannibal Holocaust) per un progetto contro lo stalking, siamo andati a intervistarla.
- Ciao Rita, iniziamo subito dalla tua collaborazione con Ruggero Deodato per il progetto contro lo stalking.
Tutto è cominciato quando una mia amica, l’attrice Cristina Benfenati (presente anche nel film nel ruolo della professoressa) mi segnalò il provino mettendomi in contatto con la casting director Emanuela Zaccherini, da lì fui scelta dal maestro Ruggero Deodato per interpretare Giulia nel film Io e mia figlia, una mamma vedova la quale vive una situazione problematica che nasce da Facebook , mezzo attraverso il quale ritrova un conoscente che all’inizio si presenta come una persona affascinante e interessante ma che in seguito si trasforma in uno stalker che minaccerà lei e la sua bambina.
- Oltre al cortometraggio, di cui sei protagonista, il progetto prevede anche altro?
Sì, il film , ispirato ad una storia vera, è presente all’interno del DVD Stop Allo Stalking, progetto nato da Video One di Mauro Baldanza assieme all’associazione Casa delle Donne per non subire violenza. All’interno del DVD è possibile trovare anche un corso anti-stalking, “vari spunti di riflessione” e interviste al fine di far conoscere questo problema e far sì che se ne parli, e infine il backstage del cortometraggio. E’ possibile acquistarlo anche online sul sito www.stopallostalking.it .
- Quanto è stato impegnativo il ruolo di Giulia?
La situazione che vive il mio personaggio è una impegnativa, difficile, proprio perché è un problema del quale non tutti sono a conoscenza e che fa sentire “in difetto” la vittima, si tratta puramente di violenza psicologica, non è facile capire da un primo corteggiamento se poi si ha a che fare con uno stalker. Lo stalking rappresenta un’ossessione e una minaccia per se stessi e per i propri cari, immedesimarmi in Giulia mi ha fatto capire quanto sia semplice poter perdere tutto ciò che hai e quanto ci si possa sentire schiacciati e in pericolo in una situazione come questa, nonostante nell’opinione comune il problema venga preso un po’ alla leggera. Questo film e le varie associazioni che si occupano di difendere le persone (sia gli uomini che le donne) che sono vittime di stalking, servono proprio a questo, a far capire che è un problema reale. Ho cercato di dare il massimo e di fare del mio meglio per interpretare e vivere la stuazione del mio personaggio nel film. Ho un’amica che ha vissuto una situazione simile, poi finita bene, e prima di girare il cortometraggio le ho chiesto di raccontarmi la sua storia e le sensazioni che provava.
- Si sono creati legami particolari con gli altri attori sul set?
Assolutamente sì, devo dire che sul set ho respirato un clima sereno, il primo giorno ero un po’ emozionata ed ansiosa all’idea di lavorare con un grande regista come Ruggero Deodato, poi mi sono sciolta e tutto è filato liscio, lui a volte improvvisa le scene assieme agli attori, per me è stato di grande insegnamento. Durante le riprese si è creato un bel rapporto con tutti, con Matteo Tosi, fantastico attore e splendida persona, con il quale poi sono nate altre collaborazioni professionali, lui interpreta Antonio, lo stalker. Ho legato anche con la brava attrice Alessandra De Marco, che interpreta il ruolo di Francesca, l’amica che convince Giulia a creare un profilo facebook, con la piccola e molto talentuosa Beatrice Deodato che interpreta mia figlia, con il resto del cast, la troupe e la produzione. C’era entusiasmo, cosa che secondo me non deve mai mancare quando si lavora. È stata una bellissima esperienza che mi ha permesso di crescere artisticamente.
- Quanto credi che sia importante per un attore indirizzare propria carriera anche sul sociale?
Credo che essere un’artista sia una responsabilità mediatica, raccontando storie si comunicano dei messaggi, e per quanto riguarda me quando posso comunicare messaggi positivi o quanto meno informare e sensibilizzare in merito ad una determinata situazione sociale, lo faccio volentieri.
- Parlaci un po’ dei tuoi progetti per il futuro.
Ultimamente ho lavorato nel prossimo lungometraggio di Ruggero Deodato, che uscirà nelle sale cinematografiche a breve, poi uscirà sul web la serie Inferno dei fratelli Malpighi (di cui abbiamo già parlato qui, NdR), ispirata alla Divina Commedia, e il cortometraggio Fushigi yugi di Carloispirato ad uno shoujo manga. Attualmente sono impegnata in un musical che si chiama Ritorno alla Divina Commedia, dei fratelli Caselli, che andrà in scena a Dicembre. È buffa come situazione, perché a breve girerò un cortometraggio sempre ispirato alla Divina Commedia scritto da una mia cara amica, Sandra Siroli. Tornando in tema sociale invece girerò un cortometraggio contro la violenza sulle donne diretto da Paolo Mariello, e infine (incrociamo le dita) ultimo in lista ma non per importanza, un lungometraggio, una commedia diretta sempre da Carlo Trevisan.
Il lavoro dell’attore è un lavoro discontinuo, pieno di imprevisti, anche se per me è il mestiere più bello del mondo, per le esperienze e le emozioni che mi fa provare, e per le soddisfazioni grandi o piccole che ricevo, come ad esempio il premio come migliore attrice al Rome Web Awards di quest’anno. Ma penso sia sempre meglio avere un’attività alternativa, nel mio caso lavoro anche come speaker pubblicitaria ma in futuro, parallelamente al mestiere di attrice vorrei aprire un’attività che mi permetterà di stare a contatto con gli animali che sono la mia passione, ho già in mente un progetto ma per ora è un segreto.
Ringraziamo sentitamente Rita per questa bellissima intervista, e le facciamo i migliori auguri per tutti i suoi progetti. A proposito dei suoi lavori, potrete rimanere aggiornati seguendo la sua pagina Facebook o consultando il suo sito.
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