I migliori film italiani degli ultimi 25 anni (Parte 2)

migliori film italiani
Dopo l’epoca d’oro del cinema italiano ci sono stati gioielli spesso trascurati o non apprezzati abbastanza. Ecco quali sono, secondo noi, i 20 migliori film italiani degli ultimi 25 anni.

 

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10. Diaz – Non pulire questo sangue (2012)

diaz

Apprezzatissimo sia dalla critica estera che da quella italiana, Diaz – Non pulire questo sangue è il film di Daniele Vicari che racconta gli inquietanti fatti avvenuti durante il G8 di Genova del 2001 all’interno della scuola Diaz. Una dura riflessione sul ruolo della polizia e sulla disfatta del diritto democratico nella nostra storia recente. Al di là del suo valore politico e sociale, Diaz è un prodotto cinematografico di altissimo valore tecnico ed estetico.

9. Gomorra (2008)

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Prima dell’omonima serie tv prodotta da Sky e Cattleya, c’è stato il film di Matteo Garrone, inspiegabilmente non rientrato nella rosa dei candidati all’Oscar nel 2008. Gomorra fu l’ennesima vittima eccellente del debole sistema distributivo e pubblicitario italiano all’estero. Il successo di pubblico e critica c’è sicuramente stato, ma si sarebbe potuto fare molto di più. Per quel che riguarda la trama non c’è certo bisogno di presentazioni, il film è la versione cinematografica del libro scritto da Roberto Saviano, che sviscera il sistema criminale italiano e rende palese il suo inimmaginabile potere dentro e al di fuori della penisola.

8. La sconosciuta (2006)

la sconosciuta

Il film di Giuseppe Tornatore è un thriller psicologico in grado di racchiudere un complesso ritratto femminile, quello della protagonista Irena, una donna ucraina di cui si sa poco o nulla, che riesce a farsi assumere da una famiglia di ricchi orafi italiani per prendersi cura della loro bambina. Il tempo passato con la bambina la aiuterà a trovare serenità e pace, ma il passato di Irena tornerà presto a tormentarla. Collocato nella cornice mitteleuropea di Trieste, La sconosciuta regala allo spettatore diversi momenti ricchi di emozione, esaltati da una regia che non si impone come virtuosa protagonista, lasciando così spazio alla storia.

7. Il divo (2008)

il divo

Sorprendente, da tutti i punti di vista: cinematograficamente, registicamente, a livello attoriale, per la sceneggiatura. Il Divo è un gioiello tra i più brillanti della cinematografia italiana degli ultimi anni, Sorrentino fa capire presto di avere grandi capacità e grandi idee. Il film racconta in maniera romanzata la vita di Giulio Andreotti, tra quotidianità, intrecci di potere, sospetti, processi e mitizzazione. Sorrentino ci dona in questo film momenti cinematografici di assoluta bellezza.

6. La stanza del figlio (2001)

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Nanni Moretti ritorna nella nostra classifica con un capolavoro tragico paragonabile, nella sua filmografia, solo all’ultimo Mia madre, riuscendo però a essere qui più incisivo e convincente. Moretti interpreta uno psicoanalista in preda al dolore per la perdita del proprio figlio a causa di un’embolia durante un’immersione. L’arrivo di una lettera per il figlio Andrea da parte di una sconosciuta, rimette in vita una famiglia completamente devastata dal dolore della perdita. La stanza del figlio è una svolta nella carriera di Nanni Moretti, sia come regista che come attore.

5. La meglio gioventù (2003)

la meglio gioventù

Marco Tullio Giordana racconta gli ultimi 40 anni di storia italiana attraverso la vicenda di una famiglia. La trama si snoda tra l’alluvione di Firenze del 1966, durante la quale conosciamo il protagonista Nicola, alla Torino degli anni ’70, nel pieno degli “anni di piombo”, fino ai primi anni 2000. Una riflessione per capire cos’è cambiato in questi decenni e cosa invece rimane ostinatamente uguale. Per il film, della durata di ben sei ore, era inizialmente previsto solo il passaggio in tv, ma venne poi presentato con successo a Cannes.

4. La vita è bella (1997)

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Probabilmente il film italiano, tra quelli “recenti”, più conosciuto all’estero. La vita è bella non ha certo bisogno di presentazioni, e la sua maniera insolita di raccontare il dramma della guerra e della persecuzione razziale risulta essere incredibilmente efficace, pur non avendo convinto a pieno in molti.

3. Nuovomondo (2006)

nuovomondo

Coraggioso e discusso film di Emanuele Crialese, poco apprezzato in patria, immeritatamente, ma incensatissimo all’estero. Nuovomondo è un racconto di emigrazione, dalla Sicilia dei primi del Novecento alla tanto agognata America, accompagnando i protagonisti dalle coste dell’isola mediterranea a quelle di Ellis Island davanti la città di New York, dove vengono decisi gli ingressi e i rimpatri. Cinematograficamente e stilisticamente meraviglioso, il film di Crialese è forse uscito nel momento sbagliato. Si era nel pieno di una crisi migratoria (non come quella in cui assistiamo in questo periodo, ma quasi), e agli italiani, che tendono a politicizzare ogni cosa, non andava proprio di andare al cinema per avere un’altra lezione sull’emigrazione. È un vero peccato, perché Nuovomondo merita davvero.

2. La Grande Bellezza (2013)

la grande bellezza

La consacrazione definitiva di Paolo Sorrentino. Inutile dilungarsi in questa sede sull’importanza di questo film per il cinema italiano e mondiale, lo faremo più in là, in un articolo a parte.

1. Il postino (1994)

il postino

L’ultimo film di Massimo Troisi, girato insieme a Michael Radford, è pura poesia cinematografica. Ed è proprio la poesia la protagonista principale del film. Con un Pablo Neruda in villeggiatura nel Sud Italia che aiuterà il postino Mario a conquistare l’amore della sua vita. Il migliore film dell’artista napoletano insieme a Ricomincio da tre. Fu candidato a cinque Oscar, ma ne vinse solo uno.

Ovviamente ci sono molti altri film che meritano di essere recuperati, venti posizioni non sarebbero mai bastate, per questo inseriamo anche delle Menzioni speciali:

  • Le Meraviglie (Alba Rohrwacher, 2014)
  • Buongiorno, notte (Marco Bellocchio, 2003)
  • Copia conforme (Abbas Kiarostami, 2010)
  • Salvo (Fabio Grassadonia, Antonio Piazza, 2013)
  • Il capitale umano (Paolo Virzì, 2014)
  • Le conseguenze dell’amore (Paolo Sorrentino, 2004)
  • L’imbalsamatore (Matteo Garrone, 2002)
  • El Alameni (Enzo Monteleone, 2002)

 

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