I 10 migliori film del 2015 secondo i Cahiers du Cinéma /Pt.2

migliori film del 2015
Cahiers du Cinéma, la rivista cinematografica per eccellenza, ha stilato la top 10 dei migliori film del 2015. Scopriamo chi sono i dieci fortunati presenti nella classifica.

 

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5. Mad Max: Fury Road

mad max

Il ritorno alla grande della saga di George Miller, che non ha bisogno di ulteriori presentazioni, avendo soddisfatto pienamente critica e pubblico, vecchi e nuovi fan. Il regista ha inoltre annunciato di voler realizzare altri due capitoli (qui i dettagli). [Trailer]

4. The Smell Of Us

the smell of us

Il film di Larry Clark  divide parecchio i cinefili. La critica italiana lo ha completamente snobbato, mentre sembra essere piaciuto particolarmente a quella francese. The Smell Of Us racconta le trasgressioni autolesioniste di un gruppo di skater parigini, il tutto in un panorama nichilista e desolante. Il film è ritenuto da molti troppo ambiguo e incompiuto, per altri si tratta di un vero e proprio capolavoro, in parte proprio grazie ai suoi “difetti”. Il tempo forse ci chiarirà le idee. [Trailer]

3. In the Shadow of Women (L’ombre des femmes)

migliori film del 2015

Film di Philippe Garrel, i cui protagonisti sono due documentaristi squattrinati, Pierre e Manon, che riescono ad andare avanti grazie a dei lavoretti saltuari. Pierre si innamora della tirocinante Elisabeth, ma non vuole allontanarsi da Manon, almeno finché proprio Elisabeth viene a scoprire che Manon ha un amante. Molto apprezzato a Cannes. [Trailer]

2. Cemetery of Splendour

migliori film del 2015

Film thailandese di Apichatpong WeerasethakulCemetery of Splendour (Rak ti Khon Kaen) racconta di una solitaria casalinga di mezza età, che ospita un soldato con disturbi del sonno che lo portano in un’allucinazione che innesca strani sogni, gli fa incontrare fantasmi e immergere nel rmanticismo. [Trailer]

1. Mia madre

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È l’italiano Nanni Moretti a stare in cima alla classifica dei Cahiers du Cinéma, che incoronano Mia madre come il miglior film dell’anno. La pellicola di Moretti è considerata profonda, sincera, un vero e proprio manifesto enigmatico della contemporaneità e del rapporto tra realtà e finzione oltre che del cinema in generale.

 

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